martedì 3 aprile 2012
Seppoku, non harakiri (che è dispregiativo): la via della liberazione. Atti scomodi dell'ultimo samurai
Questo genio,Yuchio Mischima, morì presto usando il rituale dello Harakiri in maniera teatrale mandando un messaggio preciso al nuovo assetto e potere mondiale rappresentato dagli ideali del consumismo e della distruzione delle regole tradizionali. Una morte rituale , voluta e preparata nel pieno vigore giovanile, gabbando in un certo senso il destino che vuole anche i vigorosi, virili guerrieri, destinati alla decadenza della senilità. MISHIMA seguì l’antico detto di Zarathustra/Zoroastro e cioè : “Muori in tempo”.
Marguerite Yourcenar lo ammirò addirittura di più del suo Adriano, che quando sopraggiunse la morte stava ancora cercando la sua Animula vagula blandula.
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2 commenti:
seppoku, non harakiri (che è dispregiativo)
Grazie della tua precisazione, da esperto quale ti conosco. Lunga vita!
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