Per i turisti potrebbe essere un semplicissimo affresco, magari insolito, ma nulla di strano. Per gli studiosi di storia e simboli, vedere il Cristo disegnato all’interno di un labirinto ha un valore impagabile. Un racconto che potrebbe unire la leggenda del Minotauro al Cristianesimo. L’affresco (il Cristo nel labirinto) si trova nel cuore della città di Alatri, all’interno della chiesa di San Francesco, ed è venuto alla luce solo nel 1997 durante un restauro. Fu il caso a volere che i restauratori lo trovassero: infatti non era menzionato da nessun testo. Molto strano che un affresco di 140 cm di diametro, sopra un’intercapedine nel chiostro della chiesa, non sia mai citato. Quello che però rende questo affresco ancora più strano è il fatto che in 2000 anni di storia del cristianesimo nessuno abbia mai unito il simbolo del Cristo con quello del labirinto. Ma chi lo disegnò? All’entrata della chiesa è evidente un affresco in cui è rappresentata la croce templare, rossa con le estremità che si allungano verso l’esterno. Infatti l’attuale convento venne costruito sul sito di una chiesa di origini templari e quell’affresco esisteva già dai tempi dei cavalieri, le volte e le arcate che sostengono la parete su cui è stato raffigurato appartengono a epoca precedente il chiostro. A essere sicura la derivazione templare dell’immagine è il fatto che il labirinto in cui è contenuto il Cristo è identico a quello presente in un’altra chiesa europea, finanziata anch’essa dall’ordine cavalleresco, cioè la Cattedrale di Chartres. Qui l’affresco è a terra, posto nella navata centrale, e rappresenta un simbolico cammino verso la salvezza, tanto che è i suoi “corridoi” disegnati sono della larghezza giusta per permettere ai pellegrini di percorrerlo. Perché tanto interesse per questo affresco? L’unicità di questi due simboli non basta a spiegare la valenza storica e mistica del labirinto. Infatti, il simbolo del labirinto è il più antico della storia umana, viene considerato un archetipo della civiltà, è presente tra civiltà diverse e sempre con la stessa forma, quella della tripla cinta. Dalla Gran Bretagna alla Sardegna, dal Medio Oriente alla Francia, dall’Arizona al Perù, dal Nuovo Messico alla Cina, quel simbolo è spesso raffigurato con tre cinte murarie. Per essere precisi, quando Platone descrisse la struttura della città di Atlantide spiegò che essa era sì costruita su un’isola, ma posta sul mare e circondata da tre cinte murarie protette ognuna da un grande canale circolare. La stessa struttura labirintica è rappresentata nella storia di Minosse, re di Creta, quando generò insieme a Pasifae il mostro metà uomo e metà toro che ha preso il nome di Minotauro. Un affresco anomalo e unico, che unisce un simbolo misteriosamente posseduto da ogni civiltà del passato di ogni luogo e tempo, il labirinto unito al simbolo universale del Cristo. Un segreto che probabilmente solo i suoi committenti, cioè i noti Cavalieri Templari, conoscevano.
domenica 23 gennaio 2022
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