La notizia che tutti gli appassionati della storia di Londra attendevano è stata finalmente ufficializzata: le rovine dell’antico Tempio di Mitra sono ritornate nel loro sito originario e saranno di nuovo visibili al pubblico dal 14 novembre 2017.
Il progetto si inserisce nell’ambito dei lavori che hanno portato alla costruzione del nuovo quartier generale della società Bloomberg, un edificio disegnato dal famoso architetto Norman Foster e realizzato proprio nella superficie in cui sorgeva il misterioso luogo di culto, al tempo della romana Londinium.
Considerato uno dei ritrovamenti archeologici più importanti mai avvenuti a Londra, il Tempio di Mitra venne portato completamente alla luce nel 1954, lungo quella che era la sponda orientale del torrente Walbrook, ora interrato. Gli scavi furono guidati dall’archeologo William Francis Grimes, che era direttore del Museum of London.
Proprio nelle battute finali di quella operazione, gli archeologi rivennero la scultura in marmo della testa del dio Mitra, una divinità di origine persiana il cui culto si diffuse nell’Impero Romano tra il I e il IV secolo d.C.
Per quanto concerne la datazione del tempio, gli studiosi convennero sull’anno 240 d.C.. Si pensa che esso rimase in funzione per circa un secolo; venne poi riedificato e dedicato al dio Bacco.
Resa nota la scoperta, migliaia di persone si precipitarono nella City of London per vedere le rovine del tempio, con file lunghe addirittura mezzo miglio.
L’improvvisa popolarità del sito archeologico non riuscì però a fermare i lavori per la costruzione della Bucklersbury House, un edificio modernista di 14 piani destinato ad occupare quella stessa superficie.
Nel 1962, il Tempio di Mitra venne quindi riassemblato a una distanza di 90 metri dal luogo in sorgeva in origine, sempre lungo Queen Victoria Street, nel cuore della City. Le pietre non vennero però numerate scrupolosamente, alcune andarono perciò perse, e nell’operazione si fece un largo uso del cemento.
Quando nel 2009 la società Bloomberg ha ottenuto il permesso per poter costruire il suo nuovo quartier generale, essa ha annunciato anche la volontà di riportare il Tempio di Mitra nella sua vera sede. Ciò ha comportato inevitabilmente un ulteriore spostamento dei reperti ad esso associati, che sono stati messi a riparo e conservati presso il Museum of London.
In contemporanea, sull’area è partita pure una grande campagna di scavo che ha coinvolto una cinquantina di archeologi, e dalla quale sono emersi almeno 14.000 oggetti. Tra questi, c’è anche una tavoletta con quella che sarebbe la più antica iscrizione in cui Londra è citata. La fangosità del terreno, dovuta alla vicinanza del torrente sotterraneo Walbrook, ha permesso un buono stato di conservazione.
Ora tutto è pronto affinché il Tempio di Mitra torni in qualche modo a risplendere. Esso è stato rimontato nel seminterrato del Bloomberg Building, sette metri sotto il livello stradale. Le pietre sono state inoltre ripulite dal cemento. Nella sala troverà anche posto un museo dove verranno esposti alcuni dei reperti rinvenuti negli ultimi anni.
L’improvvisa popolarità del sito archeologico non riuscì però a fermare i lavori per la costruzione della Bucklersbury House, un edificio modernista di 14 piani destinato ad occupare quella stessa superficie.
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