lunedì 23 novembre 2015

Chi ha Avvelenato Rudolf Steiner?

Fausto Carotenuto presenta il nuovo libro di Andrea Franco: "Chi ha Avvelenato Rudolf Steiner?"

Prefazione di "Chi ha Avvelenato Rudolf Steiner?" libro di Andrea Franco
"Chi ha avvelenato Rudolf Steiner?"
Quella espressa nel titolo di questo bel libro non è una domanda minore, ma una questione fondamentale.
Perché chi ha ucciso Rudolf Steiner, tra i principali propulsori del risveglio di coscienza della nostra epoca, ha continuato e continua a operare alacremente perché l’onda del risveglio - ora in piena espansione - non si sviluppi.
Steiner è stato ucciso perché era il più organico, il più scientifico, il più efficace, il più diretto nell’indicare le nuove strade della crescita umana: quelle di un pensiero libero e potente, animato da un cuore forte e coraggioso, capace di azioni di vera trasformazione positiva della società umana.
In contatto costante e in collaborazione diretta con quel mondo spirituale che accuratamente organizza e sostiene il grande piano evolutivo della crescita umana.
Un contatto senza intermediari, senza finti pontefici, che ormai da millenni non assicurano più la funzione di collegamento con il divino, ma piuttosto quella di vero e proprio “tappo”, di barriera all’indispensabile connessione diretta degli esseri umani con le grandi forze del Cielo.
Forze antispirituali e forze antiumane hanno voluto assassinare Steiner per fermare questi sviluppi. Per mantenere le barriere e l’illusoria intermediazione. Per non perdere un antico potere di controllo sulle coscienze.
E naturalmente non si sono fermate all’avvelenamento, ma hanno tramato con determinazione perché le organizzazioni antroposofiche sopravvissute alla morte di Steiner fossero indebolite e condizionate pesantemente; fossero infiltrate nei vertici per fare in modo che quel luminoso messaggio d’amore vedesse sostanzialmente depotenziato il proprio impatto sulla crescita della società umana.
Andrea Franco individua molto bene e in modo convincente tanto i mandanti dell’omicidio quanto i personaggi che si sono occupati di portare a termine l’opera di condizionamento successiva all’omicidio stesso. Da ricercare dentro e fuori le strutture dell’Associazione Antroposofica.
Individuare le origini del grande complotto contro Steiner e l’Antroposofia significa anche identificare con precisione le principali forze anti-umane e antispirituali oggi all’opera nel mondo, nel tentativo di fermare il grande fenomeno storico dei risvegli di coscienza. Ora come non mai, infatti, queste stesse forze occupano le principali posizioni di guida politica, finanziaria, religiosa e culturale del pianeta.
Per molti decenni l’ombra dei mandanti si è subdolamente ed efficacemente allargata anche sulle vicende dell’Organizzazione formale Antroposofica, in qualche modo togliendole l’anima. Togliendole il cuore. Impedendo all’Amore di vivificare e di rendere rivoluzionarmente operativi i grandi contenuti di pensiero. Impedendo allo stesso elemento cristico, centrale all’impulso steineriano, di continuare sostanzialmente a vivere nell’organizzazione formale.
Il risveglio spirituale della nostra epoca è basato sullo sviluppo della coscienza, che è l’unione di un pensiero libero e forte e di un cuore pieno di coraggio e certamente indirizzato al bene di tutti.
Rudolf Steiner ha indicato con forza le vie dell’unione dell’Amore al Pensiero per generare una forte azione rinnovatrice del Mondo: l’avvento della grande Età dello Spirito Santo profetizzata nel XII secolo da Gioacchino da Fiore.
Un grande tesoro di conoscenze, d’indicazioni e di impulsi quello lasciato da Steiner, che è però rimasto quasi del tutto inapplicato nelle sue conseguenze pratiche. La via fondamentale indicata dal grande iniziato era quella del contatto diretto con il Mondo Spirituale, della ricerca spirituale diretta fatta dotandosi di strumenti di veggenza accompagnati da una forte pratica etica.
La dirigenza antroposofica “ortodossa” per decenni ha fatto di tutto per soffocare proprio questo aspetto. A cominciare dal processo inquisitorio del 1935, con il quale furono espulsi brutalmente proprio i discepoli di Steiner che più praticavano con lui questa indispensabile via di coraggiosa ricerca nei Mondi Spirituali. Proprio quelli che più seguivano la via di un cuore che si unisce al pensiero, indispensabile per accedere ai Mondo Superiori.
Nella morte di Steiner, e poi nel processo inquisitorio, nel manovrare sordo, continuo ed efficace per imporre una guida antroposofica di “freno” e di esclusione dell’Amore, si vedono chiaramente le tracce, le impronte degli autori del complotto: i grandi avvelenatori, i grandi ostacolatori dell’Amore, i grandi guardiani del potere oscuro anticoscienza. Le “compagnie” militari di una religione deviata fondata sul principio di autorità e sul fine che giustifica i mezzi.
E nello svolgere il loro compito antiumano hanno in qualche modo “firmato” la loro operazione, finendo per replicare la grande eresia cattolica: il papato ha imposto il dogma che la rivelazione si è fermata ai Vangeli, e che nessuno, potrà mai più aggiungere nulla al messaggio rivelato dai Vangeli, così come interpretato in modo esclusivo solo dalla struttura di potere e di controllo della Chiesa. Questa la grande eresia storica per mantenere il potere degli uomini sugli uomini.
Allo stesso modo la dirigenza antroposofica ha subdolamente imposto la forma pensiero per la quale ogni “rivelazione” di scienza spirituale si sia fermata con la morte di Steiner, e sia contenuta esclusivamente nei suoi libri e nelle sue conferenze. Non è una rivelazione continua e in evoluzione affidata a chi segue un cammino di autentica veggenza, così come indicato e auspicato dallo stesso Steiner, ma una serie di dogmi immutabili affidati all’interpretazione ortodossa dei “teologi” riconosciuti della “Chiesa” antroposofica. A nessuno è consentita la vera ricerca, pena la condanna di eresia. Nessuno può scoprire nuovi aspetti in contatto con il Mondo Spirituale, pena la diffamazione e l’esclusione dai circuiti ufficiali del piccolo mondo antroposofico.
Ma grazie al Cielo bisogna anche dire che, se il complotto ha avuto una grande efficacia, non ha spento il rivoluzionario messaggio steineriano, che è rimasto fondamentalmente intatto e comunque fiorente negli spiriti liberi. L’oscuro principio di autorità, scacciato dalla “libertà” del Grande Iniziato, è rientrato dalla porta del complotto. E’ stato capace di governare senza cuore con l’uso cinico del divide et impera, ma non è riuscito a bloccare l’onda di risveglio delle coscienze.
Le forme pensiero, i sentimenti, gli esseri portati nell’aura della Terra dal manipolo di maestri “bianchi” di cui faceva parte Steiner, sono ben presenti nel mondo e si stanno sviluppando liberamente. Ovunque la voglia di bene vero - l’Amore - entra nei pensieri e nelle azioni umane. Una parte importante dell’umanità si risveglia all’amore per il prossimo, per le piante, per gli animali, per la Terra. Cerca forme nuove di connessione al mondo spirituale, di comprensione profonda della vita, di allargamento degli orizzonti al di là della materia.
È un fenomeno di massa per la prima volta nella Storia mentre, nel passato, è stato limitato a piccoli gruppi “bianchi” spesso costretti a nascondersi. La maggioranza è ancora piuttosto addormentata dalla materia e dalle trame dei poteri antiumani, ma il risveglio è imponente.
La rivoluzione delle coscienze è in pieno sviluppo.
E le stesse forze che uccisero Steiner e condizionarono successivamente l’Antroposofia stanno ora facendo di tutto per bloccare o deviare il fenomeno. Che comunque ha travolto alcune delle loro storiche e retrive posizioni.
Chi ha avvelenato Steiner e condizionato l’Antroposofia voleva novant’anni fa uccidere nella culla la nostra coscienza in risveglio. Ma il complotto è servito solo da ostacolo, da freno, mentre l’onda del risveglio è partita ugualmente. E quel freno, come tutte le forze dell’ostacolo, è destinato a moltiplicare per reazione le forze della coscienza.
La stessa Antroposofia, troppo sterile nella sua organizzazione centrale, fiorisce ora maggiormente in periferia, come bene individua Andrea Franco. Attraverso l’impulso del cuore di tante persone che direttamente si accostano con il proprio libero spirito alla meravigliosa eredità di Rudolf Steiner. Estraendone le conoscenze e l’ispirazione necessaria per rivoluzionarie attività culturali e operative.
Buona lettura!
Fausto Carotenuto
http://www.macrolibrarsi.it/speciali/prefazione-di-chi-ha-avvelenato-rudolf-steiner-libro-di-andrea-franco.php

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