Sidival Fila: il frate e l'artista
Carlo Tartarelli
(18 febbraio 2014)
(18 febbraio 2014)
Sidival Fila nasce nel 1962 in Brasile da genitori di origine italiana. Cresce nello Stato del Paranà, nel sud del Paese popolato principalmente da italiani e tedeschi. L'amore per la pittura matura presto, in particolare ha interesse per il trecento, il periodo rinascimentale e l'epoca barocca.
Nel corso degli anni la sua attenzione si rivolge anche verso l'impressionismo e il cubismo. Sono questi gli stili pittorici che plasmano le prime opere del giovane Sidival.
A metà degli anni ottanta intraprende la traversata dell'Atlantico per giungere in Italia e a di Roma si dedica allo studio dell'arte e del restauro. Qui ,dopo cinque anni ,decide di prendere i voti, unendosi all'Ordine dei Frati Minori di San Francesco d'Assisi e venendo successivamente ordinato sacerdote; col saio e i sandali offre il suo ministero presso il Policlinico Agostino Gemelli, ai detenuti del carcere di Rebibbia, assiste altresì i giovani confratelli nei conventi di Vitorchiano e Frascati. Per diciotto lunghi anni non tocca più il pennello e, come un pugile sereno e pago di vittorie, appende i guantoni al chiodo. Ma un guerriero è un guerriero e l'artista-poeta esplode nuovamente nella vita di questo uomo semplice e colto.
In una prima fase di attività le cose più semplici e di uso comune come teglie, lamiere, grate, tessuti, gesso rivelano attraverso il proprio contorcersi e lacerarsi "un'anima" nuova, l'umano e il terreno aspirano al divino, a qualcosa di intangibile eppure emotivamente coinvolgente. Per sua stessa definizione lo stile da lui adottato è "informale" e rivolto alle potenzialità intrinseche della materia, sia essa metallo, stoffa o legno; egli taglia, cuce,strappa, plasma, modifica, contorce, deforma, lacera; l'oggetto inanimato prende forme nuove, vitali, energiche. Successivamente si concentra sulla materia che diviene la vera protagonista di queste opere che taluni avvicinano allo "Action Painting" e allo Spazialismo ma, che dagli stessi si discosta per l'intensa spiritualità: gli oggetti vengono accarezzati e manipolati mai posseduti. Particolarmente attento è lo studio dei colori, dei chiaro-scuri, dei pieni e dei vuoti, l'effetto creato dona movimento e spessore; i quadri vengono elaborati attraverso la sovrapposizione di diversi strati fino a formare una complessa trama. L'interposizione di sezioni cromatiche e di sfumature dello stesso colore consentono all'artista di creare riflessi e ombre che danno vita ad opere armoniose e con prospettive diverse a seconda di come le si osservino.
Il duemilasei è l'anno della prima mostra personale nel convento di S. Bonaventura a Frascati mentre, nel duemilanove espone a Gubbio e nel duemiladieci è presente al MACRO Future di Testaccio all'interno della mostra Trasparenze; da sottolineare l'intento di sensibilizzazione per le questioni ambientali e lo sviluppo sostenibile. Nello stesso anno espone al MADRE di Napoli e nel duemiladodici una sua mostra personale viene allestita allo ex-GIL di Trastevere in Roma. Una sua opera fa parte della Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani e diversi quadri appartengono a prestigiose collezioni private in Europa, negli Stati Uniti e in Brasile inoltre, una sua opera appartiene alla Fondazione Puglisi-Cosentino di Catania.
Gli estimatori di frà Sidival sono sempre più numerosi e il forte richiamo dell'arte sacra avvicina alla spiritualità persone lontane dalla religione e dalla Dottrina cattolica, il messaggio di questo artista unico e dai modi affabili è quello di esaltare il Bello e il Puro in una tensione mistica, senza forzature o dogmi ma, con semplicità e atti concreti, di ascolto e generosa attenzione.
Oggi vive e lavora nel convento di S. Bonaventura al
Palatino.
Opere e poesie sono visibili sul sito: www.sidivalfila.it
Immagini di Carlo Tartarelli
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