Quando tutte le istituzioni divengono equivoche o addirittura sospette e persino nelle chiese si sente pregare ad alta voce non per i perseguitati, bensì per i persecutori, la responsabilità morale passa nelle mani del Singolo, o meglio del Singolo che ancora non si è piegato. Il Ribelle è il Singolo l'uomo concreto che agisce nel caso concreto. Per sapere che cosa sia giusto, non gli servono teorie, né leggi escogitate da qualche giurista di partito. Il Ribelle attinge alle fonti della moralità ancora non disperse nei canali delle istituzioni.
Qui purché in lui sopravviva qualche debolezza, tutto diventa semplice.
Qui purché in lui sopravviva qualche debolezza, tutto diventa semplice.
Ernst Junger, "Trattato del ribelle" (Adelphi Edizioni)
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