«La liturgia, l'ideologia, le manipolazioni e i
comportamenti dei membri della sètta
freudiana sono rimasti nell'ombra a causa della scarsità di
informazioni sull'argomento che perdura ormai da oltre ottant'anni. Nel leggere
ciò che appare negli scambi epistolari, si è colti da sgomento e, come
scriveva Ernest Gellner,
"si è in diritto di chiedersi se si sta studiando la storia di
un'associazione scientifica o quella di un'organizzazione
criminale". Si trattava, come disse lo psicanalista francese François Roustang, "in senso
proprio, di unabanda di delinquenti,
o di una gang di assassini",
o ancora, "di un'orda selvaggia",
secondo le parole di Freud, il cui scopo è stato l'eliminazione della
concorrenza del suo pensiero unico» 2. Disinformazione e
totalitarismo del pensiero sono le due
parole-chiave che definiscono la storia della psicanalisi freudiana, e ciò con
un disegno ben preciso: nascondere
una delle più grandi frodi del XX secolo. Sigmund Freud il maestro, Freud il più grande ricercatore, Freud terapeuta
straordinario: ecco ciò che sentiamo dire. Tuttavia, questi elogi sono ben
lontani dalla realtà. Jacques
Bénesteau, nel suo stupefacente libro Mensonges freudiens 3, ci consegna le testimonianze fino ad allora nascoste e ben custodite dai
cerberi della psicanalisi. Egli ci fornisce la vera immagine del fondatore di
una scienza che non ha ancora finito di causare delle devastazioni.
Fortunatamente, il velo comincia a sollevarsi e forse siamo sulla strada che
libererà la psicologia da un simile flagello.
Introduzione dell'articolo:
http://www.centrosangiorgio.com/piaghe_sociali/psicanalisi/pagine_articoli/sigmund_freud_un_ciarlatano_smascherato.htm
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