Gustave Moreau , con questo dipinto, ha consegnato un'estensione del barocco, che si è rivelato veramente arte romantica. Il suo soggetto qui è basato sul Lavoro di Ercole degli Otto, dove l'eroe greco mandò i cavalli di Diomede a divorare il re stesso. I cavalli sono ispirati all'arte di Leonardo da Vinci e l'eroe antico ai disegni di Michelangelo, mentre l'ambientazione è tratta direttamente dai disegni del grande maestro italiano Piranesi. Il risultato è un lavoro sorprendente. Moreau cercava sia una magia tratta dalle sue visioni sia un'immagine di "arte puramente visiva", che nelle sue parole, "sarebbe stata l'espressione più penetrante, più profonda, più sublime dell'idea visiva. Resta il fatto che la sua arte ha aperto nuove strade, perché sembrava una possibile rottura, conciliando l'espressione di idee altamente personali con un linguaggio concettuale. Questo nuovo percorso avrebbe ispirato l'arte astratta, una direzione che Moreau prese verso la fine della sua vita.
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