Diventò membro del seguito di Adriano e per questo motivo lo seguiva in tutte le spedizioni e le visite ufficiali. Il 30 ottobre del 130 si trovava su un'imbarcazione che percorreva il Nilo e, in circostanze non chiare, cadde in acqua, annegando.
Gli studiosi hanno avanzato diverse ipotesi: annegamento accidentale, suicidio, assassinio passionale... o intenzionale sacrificio umano.
Erano infatti i giorni in cui si celebrava la morte di Osiride e qualcuno sostiene che quella di Antinoo sia una "morte vicaria", forse per salvare la vita dell'Imperatore Adriano, il quale aveva ricevuto un oracolo di morte entro l'anno.
Quale che sia la verità, Adriano divinizzò Antinoo e fondò un culto organizzato che si diffuse in tutto l'Impero; fondò la città di Antinopoli sulle sponde del Nilo, nei pressi del luogo in cui era morto e ne fece un centro di culto per l'adorazione del dio "Antinoo Osiride".
Infine istituì anche dei giochi commemorativi, che si tenevano in questo giorno, in contemporanea ad Antinopoli e ad Atene.
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