sabato 16 luglio 2022

LA FABBRICA D'ARMI DI IULIA CONCORDIA E I MISTERIOSI SIRIANI

Mentre Aquileia lentamente andava morendo, non tanto nei suoi commerci quanto nelle sue attività artigianali, Concordia divenne, oltre che un'importante centro militare, la sede di una fabbrica di armi e questa fabbrica d'armi visse e fiorí dal IV al VII secolo aC. Essa serví agli ultimi imperatori romani nel loro formidabile ma inutile sforzo di resistenza alle invasioni barbariche, attirando tecnici e dirigenti anche da paesi lontani e altrettanto fece per i Bizantini.
Nel sepolcreto scoperto sulla sinistra del Lemene è stata documentata in Concordia la presenza di 22 reparti militari con un numero cospicuo di iscrizioni a cui se ne aggiungono 13 cristiane in lingua greca di orientali provenienti dalla Siria.
Le epigrafi però non sono solo di militari e nemmeno tutte di cristiani: si tratta infatti di un cimitero misto di cristiani che si raccomandano alla chiesa e al clero di Concordia, ma anche di altri dove non vi è alcun accenno religioso. 
Ritornando alla fabbrica d'armi concordiense ricordiamo che fu Diocleziano il primo ad istituirla e che assunse un aspetto stabile attraverso Teodosio e Giustiniano; la scelta di Concordia è senza dubbio dovuta all'importanza della sua posizione e anche alla possibilità di rifornirsi del ferro dal Norico cui era collegata da strade dirette.
Gli operai che vi lavoravano erano detti "fabricenses" ed erano alle dipendenze di un "magister officiorum" che era un civile. Probabilmente quella di Concordia, essendo una delle fabbriche più note, è durata anche più a lungo, forse sin dopo la caduta di Oderzo in mano longobarda.
Le iscrizioni rinvenute nel suddetto sepolcreto si riferiscono ad individui di provenienza occidentale, quasi sempre germanica (le truppe a difesa dell'Impero erano negli ultimi tempi esclusivamente di origine barbarica) e portano l'indicazione del loro ufficio ( 6 di servizio civile ma ben 37 di reparti militari e 6 appartenenti alla Fabbrica Sagittaria ). Le sepolture degli originari dalla Siria mancano di iscrizioni relative alle loro professioni. Sembra fossero civili addetti a lavori non meglio precisati, forse attratti da possibilità di commercio. Erano infatti siriani la maggior parte dei commercianti che si stabilivano presso gli stanziamenti militari ma non sappiamo di preciso a quale commercio si dedicassero. Alcuni venivano dalla regione dell'Apamea, altri dall'Epifania, uno dall'Antiocheno e avevano in comune il gentilizio degli Aureli. Oggi, a causa degli scavi condotti malamente nel 1882, non è più possibile dire se essi costituissero o no un gruppo a sé stante del sepolcreto.

Lib. tratto da "Da Aquileia a Venezia" autori vari
In foto (della Soprintendenza Archeologica del Veneto) Un sarcofago dalla necropoli occidentale di Concordia Sagittaria


CONCORDIA SAGITTARIA (Ve). Sarcofago dalla necropoli occidentale. -  Archeocarta del Friuli Venezia Giulia

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