Giunone Sospita dal Lazio, 500-480 a.C
A Roma e in tutto il Lazio vi furono diversi culti serpentini, come quello di Giunone Sospita a Lanuvio e quello di Bona Dea sull’Aventino. Il primo fu molto simile a quello delfico, dove Giunone erarappresentata da un grosso serpente che viveva in una caverna, e in primavera le fanciulle vergini gli offrivano una focaccia per propiziare un buon raccolto venturo. Giunone Lanuviva o Sispes o Sospita era una divinità ctonia legata al ciclo delle stagioni e al ritorno della fioritura. Nei sotterranei del suo tempio si narra che fosse custodito il sacro serpente della Dea...Giunone Sospita era in particolare colei che salvava le città e i soldati, quindi guardiana e salvatrice, come in questa splendida e colorita immagine che era l'antefissa di un tempio etrusco...
Secondo Giovanni Feo questa immagine poteva essere vicina anche a Feronia la dea degli schiavi affrancati
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