"Gli equinozi furono dapprima rappresentati da sfingi. Più precisamente, crediamo che l'equinozio di primavera fosse una sfinge e l'equinozio d'autunno una sfinge dal busto di donna. Ciò corrispondeva a un 'prezodiaco', a un anno diviso dagli equinozi in due metà, maschile e femminile. Ricordiamo del resto che nel calendario degli Accadi si celebravano due feste dell'inizio dell'anno: all'equinozio di primavera e all'equinozio d'autunno...
Le antiche rappresentazioni dei solstizi sono il Leone, la Chimera, il Cane per il solstizio d'estate, il Cinghiale per il solstizio d'inverno. Poiché il quarto invernale dell'anno era considerato come oscuro, venne dedicato a Dioniso...
Quando ci sono quattro animali, si tratta delle quattro stagioni, quando ce ne sono di più, la lepre indica il primo mese dell'anno seguito da altrettanti mesi quanti animali o soggetti ci sono nel fregio. Qui la lepre (Toro) rappresenta la primavera, i tre cani le altre tre stagioni"
J. Richer, "Geografia sacra del mondo greco"
*nell'immagine: Olpe etrusca, c. 620 a.C., Antikensammlungen, Monaco di Baviera.
Si possono apprezzare tre spazi suddivisi da paralleli celesti stilizzati. Nel primo le due sfingi simboleggiano i due equinozi; nel secondo i cinghiali e i leoni rappresentano i due solstizi; nel terzo si apprezza una lepre inseguita da tre cani. La lepre è un simbolo del Toro (prima stagione dell'anno), mentre i tre cani sono le restanti tre stagioni.
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