Il sito è posto tra le regioni italiane del Lazio, Campania e Molise, proprio sulla vetta del Monte Sambucaro, a circa 1200 metri .
A causa della natura del terreno, costituito da pietraie e rocce affioranti non è stato facile individuare la struttura, posta precisamente sul versante laziale del monte, a circa 800 m di altezza.
I cerchi concentrici del Monte Sambucaro sono apparsi composti da pietre e massi di tutte le dimensioni, accatastati l’uno sull’altro. In superficie si vedono le pietre più piccole, quelle più grandi si trovano sepolte nel terreno.
Le dimensioni sono notevoli. Il diametro del cerchio più esterno è di 50 metri.Le sette circonferenze non sono in comunicazione una con l’altra. Non si tratta quindi di spirali o altre figure geometriche. I solchi tra un cerchio e l’altro sono piuttosto larghi ed in alcuni punti sono profondi anche mezzo metro.
E' emerso che i pastori che vivono sulla montagna sono a conoscenza da sempre dell’esistenza dei cerchi concentrici e li attribuiscono ad antiche popolazioni...
Le testimonianze della popolazione, soprattutto della “Radicosa” tendono ad escludere che i cerchi siano una realizzazione recente o comunque moderna.
Escludendo a priori ipotesi funzionali per questa struttura. probabilmente era un luogo di osservazione del cielo legato probabilmente al culto del dio Sole.
Osservando i cerchi del Monte Sambucaro e incrociando il periodo storico in cui usualmente venivano realizzati con le popolazioni che popolavano l'area, sono certamente attribuibili ai Sanniti.
I Sanniti o Sabelli furono un antico popolo italico stanziato nel Sannio giá nel I Millennio a.C. corrispondente agli attuali territori della Campania settentrionale, dell'alta Puglia, di gran parte del Molise , del basso Abruzzo e dell'alta Lucania. Tra il 343 e il 290 a.C. le tre Guerre sannitiche sancirono la supremazia dei Romani, e furono quindi completamente romanizzati, in un lungo processo che si concluse soltanto nei primi secoli del I millennio d.C.
Nonostante l'assimilizzazione della cultura etrusca prima e greca dopo e le distruzioni portate dalla guerra con Roma, esistono i resti della loro arte e architettura tardo neolitica. Come molte popolazioni dello stesso periodo, era tipico anche per gli antichi Sanniti ereggere struture monumentali di tipo ciclopico, Massi grezzi o approssimativamente lavorati, in roccia calcarea, di moderate dimensioni, venivano sovrapposti senza cemento, tenuti insieme dal loro stesso peso.
Poco o niente resta dei loro edifici pubblici e delle abitazioni, lasciando intendere che fossero realizzati in legno o con materiali facilmente deperibili. Anche della loro religione preistorica si conosce poco, ma è ipotizzabile, anche da questo importante ritrovamento neolitico, essendo popolo di pastori e agricoltori, che adorassero divinitá legate alla natura, al cielo e ai misteri trascendenti della vita e della morte.
Strutture come quelle del Monte Sambucaro, erano probabilmente completate da palizzate in legno andate perdude nel tempo e oltre ad essere luogo sacro e di culto, fungevano da osservatori astronomici. A testimoniare questa ipotesi è anche la posizione del sito, che posto a oltre 800m di altitudine, offriva una vista ideale per seguire il movimento apparente degli astri sulla volta celeste, lontano dalle luci dei villaggi e dalla foschia di pianura e collina.
Il numero "sette" dei cerchi, potrebbe essere legato a degli astri o alle divinità, ma è anche possibile che ci siano altri cerchi sepolti o cancellati nel tempo dagli agenti atmosferici.
Probabilmente sono solo le fondamenta di quello che era un "orologio astronomico" o un tempio di culto.
Un altro inestimabile gioiello dimenticato dal tempo e dalla storia...
Nessun commento:
Posta un commento