sabato 24 ottobre 2020

TEMPIETTI DEVOZIONALI ROMANI

Nel relitto di una nave romana naufragata tra il 19 e il 12 a.C. nei pressi di Comacchio (ce ne siamo occupati qualche giorno fa a proposito del carico di lingotti di piombo) sono stati trovati cinque templi in miniatura che avevano la funzione di oggetti di devozione.
Si tratta di tempietti che per la tecnica di lavorazione e lo stile decorativo erano destinati all’acquisto da parte di devoti per essere esposti all’interno del larario domestico, come si deduce dalla presenza dell’anello di sospensione. Erano prodotti in serie mediante la fusione di piombo argentifero e la colata in stampo degli elementi principali, montati infine con punti di saldatura o a incastro.
Riproducono esempi generici di tempio su podio con colonnine ioniche, con piedi a forma di zampa di leone. La realizzazione effettuata con cura riproduce sulle pareti e sui tetti gli elementi caratteristici della propaganda politica di Augusto: il SIDUS IULIUS, la cometa che è attestata su Roma alle idi di marzo del 44 a.C., giorno della morte di Cesare, i trofei delle vittorie in Gallia, l’ibis, l’uccello simbolo dell’Egitto sottomesso a Roma.
I tempietti sono muniti di porte apribili e mostrano Venere, progenitrice della famiglia Giulia, ritratta assieme a Priapo o con un trofeo di armi, e Mercurio con una borsa di monete, identificato spesso con Augusto.
Il relitto da cui provengono è quello della nave di Valle Ponti, attualmente in restauro, il cui carico è esposto al MUSEO DELTA ANTICO di Comacchio.

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