mercoledì 21 ottobre 2020

Riti fra demoni e santi



Ogni anno, agli inizi di dicembre, tra le montagne di Berchtesgaden in Baviera appaiono strane processioni di figure mascherate. Tra esse, quasi a sfidare le nevi dell'inverno, avanzano come covoni semoventi i buttnmandl, uomini ricoperti da molteplici strati di paglia proveniente dall'ultimo raccolto. Il loro enorme costume vegetale è interrotto solo da una maschera spaventosa, che nasconde ulteriormente il volto dei partecipanti, e dalle grandi campane (pesanti fino a 20 kg l'una) che con il loro rumore segnano l'irrompere degli spiriti nella comunità umana. Nelle mani impugnano bastoni e verghe con cui talvolta sferzano ritualmente il pubblico venuto ad assistere alla loro processione, un atto che anticamente doveva avere un valore purificatorio e beneaugurante per l'anno futuro.
Accanto a loro si muovono i gankerl, esseri dai tratti demoniaci per certi versi simili ai più famosi krampus, anch'essi presenti al rito. Se nei buttnmandl prevale l'elemento vegetale, i gankerl sono quasi interamente ricoperti di pelli animali, da cui spuntano corna ritorte, catene, campane e lunghe lingue scarlatte. Veloci e dotati di un vestito meno ingombrante, i gankerl vagano spaventando i presenti e controllando i movimenti dei buttnmandl. I cortei di spiriti sono di solito guidati da un ultimo uomo vestito da San Nicola, figura spesso presente in questo tipo di mascherate invernali. Queste processioni viaggiano tra le fattorie sperdute e le abitazioni dei paesi alpini, dove vengono accolti e mettono in atto una piccola rappresentazione, in cui il santo benedice i presenti ed elenca atti meritori o da biasimare prima di elargire alcuni doni ai bambini che si sono comportati bene (mentre i ragazzi che si sono comportati male rischiano di essere trascinati fuori dagli spiriti e buttati nella neve).
Foto di Peter von Felbert e Benedikt Brandhofer.


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