SPAGNA - Stupefacente #VinoRomano allo stato liquido trovato in #Spagna. Un #mausoleo è stato scoperto sotto una casa a #Carmona durante i lavori di ristrutturazione. Probabilmente una tomba di famiglia, il recinto a volta aveva otto loculi (nicchie funerarie) nel muro. Sei di essi contenevano urne con resti di #cremazione e alcuni corredi funerari. Il loculo 8 conteneva un'urna cineraria in vetro con manici a forma di M all'interno di una cassa di piombo con coperchio. L'urna conteneva resti ossei cremati, un anello d'oro con incisa l'immagine di #Giano bifronte, quattro oggetti metallici che potevano essere i piedi del letto su cui era stato cremato ed era piena fino all'orlo di oltre un litro di liquido rossastro.
Gli #archeologi hanno potuto escludere che il liquido avesse riempito l'urna a causa di un'inondazione, di una perdita o di una condensazione. Non c'è stato alcuno sversamento, nessuna prova di penetrazione d'acqua in nessun altro punto della tomba e l'urna nella nicchia vicina, il #Loculo 7, che si trovava nelle stesse identiche condizioni del Loculo 8, era asciutta. Poiché il vino era una parte importante dei rituali religiosi dell'antica #CulturaRomana, anche nelle offerte funerarie, gli archeologi avevano ragione di credere che il liquido rossastro potesse essere vino o i suoi resti, messi nell'urna per accompagnare il defunto agli inferi.
I ricercatori dell'Università di Córdoba hanno analizzato campioni del liquido per determinarne la composizione. Hanno scoperto che aveva un PH 7,5, vicino alla neutralità, e conteneva biomarcatori esclusivi del vino. La #cromatografia liquida ad alta prestazione-spettrometria di massa (HPLC-MS) ha identificato sette polifenoli del vino, tutti corrispondenti a quelli presenti nei vini moderni prodotti in questa zona dell'#Andalusia, tra cui i vini da dessert di Montilla-Moriles, i vini tipo sherry di Jerez e la manzanilla di Sanlúcar. Hanno poi utilizzato la spettrometria di massa al plasma accoppiato induttivamente (ICP-MS) per determinare gli elementi chimici presenti nei sali minerali del #vino. La mancanza di acido siringico, un polifenolo che si trova quando il pigmento del vino rosso si decompone, e il profilo dei sali minerali hanno confermato che si trattava di vino bianco. Le scoperte sono supportate da mosaici locali che raffigurano persone che calpestano uva bianca. (https://english.elpais.com/)
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