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Josif Stalin fu un uomo gravemente disturbato, per il quale era un autentico piacere condannare a morte gli avversari. Al biografo che gli chiedeva se la sua severità nasceva dal fatto di aver avuto genitori poco amorevoli, che lo picchiavano spesso, Stalin rispose:«No. I miei genitori mi hanno trattato abbastanza bene. Un'altra cosa è il seminario teologico, dove ho studiato allora. Per protesta contro il regime umiliante e i metodi gesuiti che c'erano in seminario, ero pronto a diventare e sono diventato davvero un rivoluzionario, un sostenitore del marxismo...» e in seguito il famoso psicologo Erich Fromm lo avrebbe classificato nel suo libro Anatomia della distruttività umana come un «sadico non sessuale».
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