giovedì 27 luglio 2017

Franz Bardon


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Franz Bardon apparentemente nella sua vita era un comune cittadino.
Egli su ordine della "Loggia Bianca" scrisse i libri che oggi sono pietre miliari della magia.
Purtroppo di questi libri, in Italia è arrivato solo il primo (Iniziazione all’Ermetica): Mancano ad oggi il secondo ed il terzo, rispettivamente sull’Evocazione magica e la Cabala.

Egli era guidato dalla Divina Provvidenza per rivelare all'umanità il significato nascosto dei primi quattro arcani maggiori dei Tarocchi. Purtroppo solo le rivelazioni delle prime tre carte sono state pubblicate (I primi tre libri appunto) perchè il quarto libro pressoché finito cadde nelle mani della polizia cecoslovacca negli anni del comunismo. Di questo quarto libro (alchimia) ci sono rimasti solo dei frammenti peraltro in alcuni punti indecifrabili.

Il significato della prima carta dei tarocchi, il Mago, è stato rivelato nel libro "Iniziazione all'Ermetica"; la seconda carta, la Papessa, nella” Pratica della magia evocativa” e la terza carta, l'Imperatrice, nella “Chiave della vera Cabala.”

Troviamo poi due opere postume su Franz Bardon: Frabato che ne è la sua biografia, scritto dalla sua segretaria Otti Votavova ed il “domande a risposte fra Bardon ed i suoi allievi”. Del “libro d’oro della saggezza”, abbiamo solo tre capitoli su dieci, gli unici che si sono salvati, comunque molto interessanti. Come già detto, si riferiscono alla quarta carta dei tarocchi. I frammenti sono contenuti nel libro “domande e risposte”.

Se di alcuni scrittori dell'occulto, noi conosciamo ogni dettaglio della loro vita, di Franz Bardon le uniche notizie CERTE si riferiscono alla sua nascita ed alla sua morte.
Bardon era molto devoto alla Divina Provvidenza, ed in tutte le sue opere se ne fa continua menzione. E così dovrebbe in effetti fare qualsiasi Adepto di magia bianca. Inoltre, tutti i suoi studenti, anche chi non lo ha mai conosciuto (la maggioranza), ma che studia e pratica seriamente i suoi insegnamenti sono sotto la protezione della DIVINA PROVVIDENZA. Fu il Maestro ad asserire ciò.

Sappiamo che è nato ad Opava, (nella Repubblica Cecoslovacca) nel 1909 e morto in prigione nel 1958. Era il primo di 13 figli, unico maschio. Secondo la leggenda, lo Spirito di un Grande Iniziato (Bardon appunto), con il consenso della primitiva “anima” che ne trasse benefici immensi, s’incarnò nel corpo del ragazzo, quando questi non aveva compiuto 16 anni. Ciò per rispondere alle preghiere del padre, Victor che ardentemente desiderava la guida di un Maestro Spirituale. La sua richiesta fu dunque esaudita.

Non ci si meravigli più di tanto questa pratica: essa in Tibet rappresenta un’esperienza “comune” fra molti Iniziati.

In gioventù il giovane Franz calcò la scena di molti palcoscenici con il nome appunto di “Frabato”. Girò in lungo e largo l’Europa e soprattutto la Germania. Qui, come ci viene narrato nel libro “Frabato il mago”, iniziarono i suoi guai con il regime nazista. Mentre tutti pensavano che fosse un ottimo illusionista, in verità Egli mostrava le sue doti occulte non comuni. Purtroppo “qualcuno” si accorse di lui, cosa che lo costrinse a fuggire fuori dai confini della Germania. Ma per breve tempo: fu catturato dai nazisti, sottoposto a torture di ogni genere (si dice che senza anestesia, gli fu applicata una catena all’anca, con un peso all’altra estremità che gli impediva di fuggire). Ci si chiederà: ma cosa volevano i nazisti da lui? La risposta ci viene data dai suoi scritti e dai suoi eredi spirituali: la Conoscenza. La sua notorietà, la sua fama, era arrivata ai seguaci della F.O.G.C. di cui a detta dello stesso Bardon facesse parte, o fosse un simpatizzante anche Hitler. D’altronde è risaputo dell’interesse di questi per l’occulto. Niente di nuovo, niente di cui meravigliarsi. Per non dilungarci in materie che non sono l’oggetto di questa breve recensione della sua vita, vi diremo che la F.O.G.C. rappresentava una potente “loggia nera”, cui aderivano uomini potenti, ognuno dei quali aveva un “diavolo servitore”. (Maggiori dettagli, potranno essere letti nel libro: “Frabato il Mago”). Dopo circa quattro anni, con uno stratagemma, riuscì ad evadere.

Ritornò in Cecoslovacchia, stanco e provato, ancora una volta sotto una dittatura; questa volta comunista. Ma si sa che gli estremi si equivalgono.
Svolse l’attività di naturopata, curando e guarendo anche malati di cancro.

Riprese la stesura dei suoi libri, a suo tempo ordinatogli dall’alto della Loggia Bianca, a cui capo c’è il Primo e più anziano Iniziato della storia; insegnava inoltre la magia a pochi ma fedeli allievi, tra cui il Dr. Kumar.

Si narra, che gli fu imposto di scrivere i “libri della saggezza” (appunto i suoi libri) per rispondere ad una precisa esigenza manifestata da quelli che “lamentavano” di non aver avuto in vita la possibilità di avere un vero Maestro. A questo la Grande Loggia Bianca pose rimedio: scelse Bardon per la compilazione di questi libri.
Intanto le sue guarigioni miracolose, attiravano sempre più persone alla sua casa, ed il Maestro stanco e pressato elargiva rimedi e guarigioni a tutti, a scapito anche della sua salute. Tutto ciò che si concedeva era il fumo: era infatti un accanito fumatore.
Purtroppo ciò attirò anche l’attenzione della polizia comunista, la quale con l’accusa di esercizio abusivo della professione, arrestò Bardon che da li a pochi mesi morì in prigione nel più fitto mistero.

Lasciò una moglie, una figlia ed un figlio. Proprio in questo periodo suo figlio Lumir, ha dato alle stampe un libro (ricordi di Franz Bardon) con materiale inedito.

La moglie assicurava che quasi tutte le notti, dopo aver bevuto un forte caffé, Bardon munito della sua spada uscisse di casa. Nessuno seppe mai il motivo, ma negli ambienti iniziatici praghesi si racconta che Egli andasse a fronteggiare le forze negative che ostacolano e sono causa di rovina per il genere umano. Ove avvenissero questi incontri (…o scontri), non lo si è saputo mai………… :blink:

Nella vita di tutti i giorni, egli era un uomo umile, sincero e buono. Non si è mai proclamato L’unico, il grande o addirittura il più grande di tutti.

Sotto il profilo “umano” fumava, aveva problemi di salute derivanti dai terribili anni di prigionia e aveva soprattutto una famiglia, cosa alquanto discussa per essere un iniziato. Personalmente ritengo che egli ci abbia voluto lasciare una traccia della via da percorrere per arrivare alla 2ª “Realizzazione”. Non pratiche mortificatorie, non sofferenze fisiche che creano sempre squilibri, non eccessi, ma TEMPERANZA, BONTA’, VOLONTA’, FEDE.
E’ certo che colui che si desse a seguire con regolarità e costanze le pratiche di Bardon, pur impiegando degli anni (e non potrebbe essere diversamente) in un insegnamento così vasto e completo, raggiungerebbe dei risultati non comuni.

Taluni scrissero (i critici non mancano mai) che il suo “sistema” fosse copiato di qua e di là. Probabilmente chi scrisse o disse ciò aveva una scarsa conoscenza della materia, perché MAI fu pubblicata un’opera così completa sull’Ermetismo, la Magia e la Cabala, e anche se ne sono rimaste solo poche pagine, sull’Alchimia (il quarto libro). Chiunque abbia esperienza in materia, potrà ben percepire la differenza della sua magia, del suo ermetismo e della sua Cabala dalle opere classiche.

Un libro che influenzò Bardon e che privatamente tradusse dal tedesco al cecoslovacco per beneficio dei suoi allievi, fu “Le sette lettere ermetiche” di George Lomer.

L’unicità del metodo Bardon, la si ritrova nella Cabala (terzo libro) completamente diversa dalla cabala classica, La Cabala di Franz Bardon non richiede neppure una conoscenza dell’ebraico.
Certo, alcune analogie e parallelismi con altre scuole iniziatiche ce ne sono e ce saranno sempre. Ma si sa: ciò che è efficace, è efficace per tutti e non deve essere ad appannaggio solo di tizio o di Caio. Ma asserire che fu copiato è altra cosa.
Un sincero ringraziamento gli studenti di Bardon devono farlo a Dieter Ruggeberg, il quale con duro ed arduo lavoro, costatogli anni di fatica, è riuscito a farci arrivare pressoché intatte le sue opere, tradotte in tantissime lingue.

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