Marcel Duchamp: Le Grand Verre
Ci sono opere che vanno oltre l'esperienza e la
conoscenza di chi le osserva. Ancora oggi, a distanza di cinque secoli, critici
dell'arte e professori di iconografia, iconologia, storia dell'arte e
filosofia, rinunciano a formulare ipotesi sul significato di alcune
rappresentazioni dello "spirito" rese celebri dagli artisti
rinascimentali.
In effetti la cultura ermetica che permeava
l'atmosfera degli artisti della seconda metà del Quattrocento si è
dissipata velocemente in concomitanza con il venir meno della figura del
Maestro, punto di riferimento per molte generazioni di
artisti, unica fonte di trasmissione di un sapere antico, difficile
da comprendere e sperimentare se non si diveniva discepoli di un
"Guru": l'Arte Alchemica.
Con qualche eccezzione anche nel "Novecento", questo secolo ritroverà questo sapere affinchè potesse continuare.......
Con qualche eccezzione anche nel "Novecento", questo secolo ritroverà questo sapere affinchè potesse continuare.......
La differenza sostanziale tra Alchimia e Arte alchemica
è la stessa che distingue la "Via Secca" , breve e rischiosa,
dalla "Via Umida", più lunga, tortuosa, ma anche più semplice da
affrontare e sostenere fino in fondo.
Arte Alchemica occidentale e Tantra
orientale esprimono il medesimo orientamento "umido"
e raggiungono gli stessi obiettivi: la liberazione dal sostrato di
illusioni che ci impedisce di percepire la bellezza dello spirito
umano e la realizzazione della totalità dell'essere (l'Homo Totus) che si
estrinseca nei tre corpi sottili: il corpo mentale dei risvegliati, il
corpo buddhico (l'aureola dei santi) e il corpo atmico (l'illuminazione
del corpo cristico).
Il Maestro dell'Arte trasmetteva un preciso codice di
eliminazione delle illusioni connesse al
dimensione astrale dell'esistenza e di illuminazione dei tre
corpi sottili tramite le frequenze di luce trasmesse dalle sue opere e
dal suo "cuore".
Lavorare nella Bottega di Leonardo, o entrare in
contatto con Botticelli, Piero della Francesca e Raffaello
significava interagire con l'aura del Maestro, chiamata dagli
alchimisti "Aura Apprehensio" e iniziare un percorso di
purificazione (corpo astrale), tramutazione (corpo mentale) e trasformazione
(corpo aurico) lungo nove anni,
prima di diventare "umili servitori" della
propria anima (corpo atmico o cristico)
Esisteva un preciso codice di simboli, di emblemi
e di immagini in grado di descrivere i quattro stadi, classi o
livelli di evoluzione della coscienza di sè in rapporto alla Realtà
spirituale trasferita dal Maestro nel cuore
dell'Apprendista.
Spesso le opere del maestro avevano lo scopo di
sintetizzare l'intero percorso di apprendimento (chiamato Iosis, Xantosis
o ingiallimento della materia cerebrale) e divenivano veri e propri
emblemi dell'arte alchemica, non dissimili dai mandala del tantrismo tibetano.
Quando il Maestro dipinge l'opera all'interno di un cerchio
significa che desidera compiere una sintesi delle proprie esperienze
evolutive.
Se si osserva l'opera realizzata da Botticelli all'interno
del tondo come espressione di una precisa volontà di descrivere i Quattro
stadi di evoluzione della coscienza di sè in rapporto alla realtà dominata dalla
libido (la melagrana è il simbolo della passione dell'anima che sperimenta il
conflitto con la libido altrui), si possono apprezzare non solo i
valori estetici dell'opera, ma anche la bellezza e l'intensità
dei volti che interpretano, ognuno a suo modo, i Quattro stadi dell'Arte
Alchemica.
L'Arte Alchemica ha il potere di dissipare il corpo
astrale, il velo di illusioni che ci separa dalla realtà, e attraverso la
pratica dell'arte, di trasmutare il Mercurio (il Bambino
Gesù) in percezione, intuizione e ispirazione (i sei angeli), fino alla
definitiva illuminazione dell'Oro Alchemico, simbolo dell'Intelletto
intuitivo che principia dalla metamorfosi (la Via
Umida) dell'Anima (la Madonna).
I tre angeli di sinistra descrivono l'evoluzione della
percezione sensoriale (i gigli) che ha origine dallaconoscenza
dei propri sentimenti corporei (le rose rosse) durante le fasi
dell'introspezione enterocettiva, mentre i tre angeli di destra indagano
le immagini, le opere e intuizioni altrui durante la fase di introversione
esterocettiva. Solo in questo modo, come affremano i maestri del
Tantra, il Guru interiore incontra il Guru esteriore e l'Aura del Maestro
penetra completamente nel corpo mentale del discepolo, poi nel corpo astrale e
infine nel corpo fisico per operare le trasformazioni più radicali (morte
dell'ego e resurrezione nel Se)
Fondendo alchemicamente ciò che si conosce per
esperienza diretta, con ciò che si può apprendere dai santi, dai saggi e
dagli illuminati. è possibile scoprire dentro se stessi
l'Oro dell'Intelletto Intuitivo, punto di arrivo di
ogni artista che persegue la lunga Via Umida della
metamorfosi delle sensazioni, delle emozioni e dei sentimenti del
cuore nella creatività dell'anima, l'unica autorizzata ad attingere
ai talenti del corpo, alle abilità della mente e alle qualità dello
spirito incarnato nel corpo al momento della nascita (il Daimon).
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