da "Rivolta contro il mondo moderno" di Julius Evola:
"... il vincere o il perdere non furono mai considerati come un puro caso. La vittoria, tradizionalmente, implicò sempre un significato superiore. Permane ancora, e con particolare risalto, fra le popolazioni selvagge l'idea antica, che lo sfortunato è sempre un colpevole: gli esiti di ogni lotta, epperò anche di ogni guerra, sono sempre segni mistici, risultati, per così dire, di un 'giudizio divino', capaci dunque di rivelare, o attuare, un destino umano."
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