giovedì 10 aprile 2014

Consoliamoci che la politica , da sempre,è costellata da prostitute

In merito ad attricette e pornostar in politica.
Che attricette, pornostar o anche conclamate puttane entrino in politica, soprattutto in democrazia, in sé e per sé non dovrebbe essere un problema, visto che chiunque ha il diritto di essere elettore ed eletto. Il vero problema è cosa mostri di essere una volta che hai una carica pubblica. Aiuterà a riflettere l’esempio della grande imperatrice Teodora, la moglie di Giustiniano, che tutti abbiamo imparato a conoscere almeno dal mosaico di San Vitale a Ravenna.
Teodora, donna di umili origini, da ragazza era una attrice di spettacoli licenziosi e più o meno una prostituta. La sua fortuna fu di essere notata da Giustiniano, che aveva 20 anni più di lei, e che ne fece prima la sua amante e poi sua moglie estorcendo al padre una legge che glielo permettesse, il che la portò sul trono imperiale.
Come imperatrice, Teodora dimostrò di avere notevoli doti politiche e influì notevolmente sulle decisioni del marito, il cui regno viene per tanti aspetti giustamente celebrato. E Teodora dimostrò anche di essere più coraggiosa dell’augusto consorte, comportandosi secondo il più alto senso della regalità durante la rivolta della Nika, scatenata dalle tribù dei tifosi dell’ippodromo. Giustiniano ad un certo puntò pensò di dover scappare da Bisanzio, ma Teodora prese in mano la situazione e convinse il marito a rimanere e a domare la rivolta anche a rischio di morire, con queste parole: “Il trono è un glorioso sepolcro e la porpora è il miglior sudario”.
Insomma, preferirei essere governato da una ex pornostar come Teodora che comprende che il ruolo di potere non ti permette più di essere un’attricetta che da quei politici maschi che una volta al potere si comportano come attricette.

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