mercoledì 26 giugno 2013

Don Milani e il Cardinale Bagnasco in pensione con il grado di Generale di Corpo d'Armata

Oggi ricorre l'anniversario della morte di Don Milani avvenuta nel 1967. La persecuzione più accanita verso questo prete fu attuata proprio dai suoi colleghi ed in specifico dai cappellani militari della Toscana. A seguito del suo scritto "L'obbedienza non è più una virtù"- che metteva in luce la responsabilità individuale e la legittimità del rifiuto di eseguire ordini che procurassero gravi sofferenze e addirittura la morte (di civili come ad Iroscima e Nacasachi), venne denunciato ed in seguito processato negli anni ’60. Con don Milani venne processato anche padre Balducci,( condannato a 8 mesi di carcere), mentre don Milani morì prima della sentenza. Tutto ciò per aver difeso l’obiezione di coscienza e criticato i cappellani militari. - See more at: http://www.brucialanotizia.it/2012/08/19/quei-cappellani-militari-che-guadagnano-come-i-generali/#sthash.ivFpqGMx.dpuf
I cappellani militari e l'obiezione di coscienza Nell'anniversario della Conciliazione tra la Chiesa e lo Stato italiano, si sono riuniti ieri, presso l'Istituto della Sacra Famiglia in via Lorenzo il Magnifico, i cappellani militari in congedo della Toscana. Al termine dei lavori, su proposta del presidente della sezione don Alberto Cambi, è stato votato il seguente ordine del giorno: "I cappellani militari in congedo della regione toscana, nello spirito del recente congresso nazionale dell'associazione, svoltosi a Napoli, tributano il loro riverente e fraterno omaggio a tutti i caduti d'Italia, auspicando che abbia termine, finalmente, in nome di Dio, ogni discriminazione e ogni divisione di parte di fronte ai soldati di tutti i fronti e di tutte le divise, che morendo si sono sacrificati per il sacro ideale della Patria. Considerano un insulto alla Patria e ai suoi caduti la cosiddetta "obiezione di coscienza" che, estranea al comandamento cristiano dell'amore, è espressione di viltà". L'assemblea ha avuto termine con una preghiera di suffragio per tutti i caduti. Comunicato pubblicato sulla Nazione di Firenze del 12 febbraio 1965.
La cattiveria dei cappellani militari aprirà verso Don Milani un processo che si fermerà solo dopo la sua prematura morte emarginato dalla chiesa e dalla curia di Firenze. Bisogna domandare al cardinale Bagnasco che posizione avesse verso le cattiverie e la persecuzione del povero prete. Bagnasco oggi cardinale di Genova è un cappellano militare in congedo con il grado di Generale di Corpo d'Armata con una pensione erogata dallo stato Italiano. I cappellani militari costano allo stato oltre 15 milioni di euro l'anno. E tra loro abbondano i vescovi babypensionati con emolumenti d'oro.

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