sabato 5 novembre 2011
Ruini Gelmini la lunga mano del Vaticano
Se pure il cardinal Ruini rinnega la parentela con il nipote sottosegretario, dopo averla tacitamente ammessa per decenni, vuol dire che stavolta il boccone da ingurgitare è troppo grosso. Per non dire del governo che dell’attività della Bertolaso S.P.A. si è vantato per mesi non avendo fatto altro che accompagnare gli eventi gestiti dal super commissario. Per il resto solo leggi ad personam e festini...
Nel caso della Gelmini,ministro della Pubblica Distruzione, sembra che il debosciato sia lo zio prete e non la nipote.
Una inversione dei ruoli ma la sostanza non cambia, il pretame decide la politica di questa povera Italia, ma i debiti e le conseguenze sono sempre a carico dei cittadini più deboli.
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