sabato 5 novembre 2011

Giuliano quanti ti hanno amato, quanti ti hanno raffigurato


Il busto di Giuliano ad Acerenza, e lo credevano San Canio

Giuliano e l’antica Acerenza


- la famosa rivista “Storica” edita da National Geografic nel recentissimo numero di Gennaio 2011 dedica ben 14 pagine a colori sul personaggio;
- nel 1901 Gaetano Negri pubblica per i tipi della Hoepli un volume di oltre cinquecento pagine sull’imperatore Giuliano con un’immagine del busto di Acerenza, l’unica che, per quanto io ne sappia, ritrae la scultura ancora sul tetto della cattedrale.
Il busto fu rimosso dalla cuspide della cattedrale solo nel 1927 sostituito nel 1930 con la croce, allorquando fu rifatta la facciata della cattedrale e custodito in un armadio nella sacrestia per poi essere esposto, molti anni dopo, nel piccolo museo dell’opera. S. M. il Re Vittorio Emanuele III, grande numismatico, nella sua visita ad Acerenza nel 1930 dopo il disastroso terremoto che colpì tutta l’area del Vulture, visitando la cattedrale, riconobbe nel busto in pietra l’effige di Flavio Giuliano imperatore romano, nipote di Costantino il grande.



Ricordo che su tre numeri del nostro “NIBBIO”(ASSOCIAZIONE CULTURALE “ACHERUNTIA” - ACERENZA), alcuni anni fa, ho riportato fedelmente gli avvenimenti accaduti i primi anni del secolo XX, quando il Ministro Fiorilli attraverso i suoi funzionari tentò di trasferire a Roma il busto dell’imperatore, poi tentò l’acquisto attraverso i buoni uffici del collega Ministro Emanuele Gianturco, con un intervento nei confronti del sindaco e dell’arcivescovo, ed infine inviò il sig. Bucci, un formatore di Roma per ricavarne un calco in gesso. Tutti i tentativi, per nostra fortuna fallirono! . Nel 1932 ci fu l’ennesimo tentativo di trasferire Giuliano a Potenza, ma grazie al coraggio e alla determinazione delle donne acheruntine, il dott. Valente fu costretto ad una ritirata immediata. Il mio scritto è stato riportato integralmente anche nel volume su Acerenza e la sua cattedrale scritto da Pina Belli D’Elia e Clara Gelao in occasione delle celebrazioni del IX centenario.

il busto fu sostituito nel 1930 con la croce

Nessun commento: