L'abbazia di San Giovanni in Venere fu costruita sul tempio pagano di Venere Conciliatrice
Sopra una eminenza selvosa che domina l'Adriatico, poco lungi dalla foce del Sangro, verso nord, si ammira la monumentale chiesa di San Giovanni in Venere con belle colonne marmoree ed altri materiali preziosi provenienti dall'antico tempio pagano di Venere, sulle cui rovine venne edificata da Trasmondo, conte di Chieti.
Il tempio pagano, dedicato a Venere Conciliatrice, celebre per l'oracolo, presso il quale si componevano le liti coniugali, era in forma ottagonale con mura di pietre riquadrate e mattoni larghi. Davanti alla porta si schiudeva un vestibolo sorretto da sei colonne; l'interno era ricco di dipinti, di altari per sacrifici, dì vestiboli per gli oracoli, di nicchie e di camerette per il riposo e nel sottosuolo, si aprivano ambulacri di cui oggi si ha ancora tenue, traccia.
Si ha traccia della fondazione dell'Abbazia nel secolo VI, ma in documenti solo nell’VIII secolo, per poi essere ampliata e munita di fortificazioni nel scc. XI. Venne ricostruita nel sec. XII dopo i duri saccheggi patiti da fra' Moriale e dal conte Lando da cui venne irrimediabilmente rovinata. Sulle basi del tempio pagano nel 1165 il conte Trasmondo fece edificare la chiesa in forme cistercensi. con l'annesso monastero, impiegando le belle colonne di cipolline e granito, i marmi pregiati e le pietre scolpite a mano. Nello stesso posto il monaco Martino, seguace, di S. Benedetto, fece la cappella ed il cenobio dedicato a San Giovanni ed alla Vergine Maria. La chiesa, come, si presenta oggi aperta al culto, è a forma di basilica romana con tre. navate divise da pilastri- colonnati che sorreggono archi a tutto sesto. Ciascuna navata termina con un'abside accessibile per mezzo di 14 gradini. Le pareti lasciano ancora intravedere residui di affreschi che le ornavano….
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