L'architettura avvenieristica della giovane capitale costruita nel 1960: palazzi, chiese ed edifici formano un uccello in volo verso il sole
La decisione di costruire una nuova capitale del paese nasce da un idea di Juscelino Kubitschek nel momento in cui fu eletto Presidente della Repubblica nel 1956.
Il piano urbanistico di Brasilia fu ideato da Lucio Costa, e rappresenta simbolicamente la figura di un uccello dalle ali spiegate rivolto verso il Sole.
Il Progetto, che si ispira alla pianta di Nazca in Perù, è visibile all'occhio umano solamente se osservato dal cielo, proprio come nella vecchia città degli Inca.
Eretta nel bel mezzo della guerra fredda, la nuova capitale doveva essere il simbolo di una città di pace ed armonia, in cui anche i comportamenti e le decisioni degli uomini avrebbero dovuto ispirarsi ai criteri di equilibrio espressi architettonicamente dagli edifici.
Brasilia però non ha risposto alle ambiziose attese suscitate e anzi, sotto molti aspetti, la nuova capitale si è rivelata un fallimento.
Ma pur accogliendo le critiche giustificate, bisogna riconoscere ai suoi ideatori la libertà e l'audacia espressiva delle forme, la leggerezza degli archi e delle chiese, la perfetta padronanza nell'utilizzo del cemento.
In ogni angolo della città, le sculture, le vetrate, i bassorilievi nobilitano il paesaggio urbano.
Il giorno 7 settembre del 1986 è stato inaugurato al pubblico, nella piazza dei Tre Poteri, il 'Pantheon Tancredo Neves', edificio che è stato dedicato da Oscar Niemeyer a tutti coloro che hanno lottato per la democrazia.
Niemeyer, però, non è solamente colui che ha costruito Brasilia.
A lui si devono infatti numerose opere disseminate in tutto il Brasile, tra cui il celebre e apprezzato Sambodromo di Rio de Janeiro.
Il noto architetto ha lavorato molto anche all'estero: in Algeria, in Israele, in Ghana, in Libano, in Francia, dove si rifugiò durante la dittatura miilitare, e anche in italia.
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