lunedì 31 gennaio 2022
Febbraio: il mese che prepara la "rinascita"
Arriva febbraio
tutte le piante attualmente coltivate sono state in origine sacre
Segni di un mondo etrusco che ha segnato queste ter
Rilievi lapideo romani ed etruschi murati sulla facciata di Palazzo Bucelli, Montepulciano.
domenica 30 gennaio 2022
Maria Josè e i disastri lasciati da Leopoldo II re del Belgio
La nipote del re Leopoldo II del Congo: Maria José la ricordiamo come paladina e della giustizia, ricordata come paladina della democrazia nell'Italia del Ventennio, dimenticando le atrocità di cui si e macchiato suo nonno in Africa
lunedì 24 gennaio 2022
Il tempio di Iuno Sospita aLanuvio
Segnali di fumo bianco, dal Vaticano, per il gradito candidato papale
domenica 23 gennaio 2022
Ninfeo di Egeria, Parco della Caffarella
La solfatara di Pomezia
Per i latini questo bosco incredibile era il posto dove vivevano le 3 fate . Virgilio narra che proprio in una grotta di questo luogo ,vivesse il famoso fauno che preannuncio’ l’arrivo di Enea . Laghi e laghetti si formarono dall’attività vulcanica del “Sabatino” , e l’odore di zolfo e’ancora persistente .
Laura Ardesia
IL MISTERIOSO CRISTO NEL LABIRINTO
giovedì 20 gennaio 2022
La vibrazione che crea
e il Verbo era Dio.>>
Notate la "pigna" dionisiaca
I molteplici dei del mondo teologico egizio
Statua di una lontra di fiume divinizzata. La lontra ha un disco solare e Ureo. Periodo Tardo o Periodo Tolemaico, 664–30 a.C. Museo Met.
https://www.metmuseum.org/art/collection/search/551995?fbclid=IwAR2vJetDRXkKLK8AbzcVzb7X0loY4e3KcGIbwSFlfhMy9Zyj872D96eC930
mercoledì 19 gennaio 2022
Il toro sacro, segno di potenza fisica e generativa
La Processione del Sacro Toro Apis, dipinta da Frederick Arthur Bridgman ed esposta a Parigi nel 1879, è considerata una delle prime opere più importanti dell'artista. La precisione archeologica e il soggetto esotico di Bridgman, sono ispirati dai numerosi viaggi in Egitto e in Nord Africa, e da una profonda devozione accademica nei confronti dei temi orientalisti di Jean-Léon Gérôme, insegnante e mentore di Bridgman a Parigi negli anni ’60 del XIX secolo. Sotheby’s, New York, 2018.
lunedì 17 gennaio 2022
Don Milani
Emarginato e perseguitato dal sistema clericale romano-vaticano, con molta probabilità sarà fatto santo, come a dire, tutto fatto in casa, certo se lo merita: combattuto in vita e portato agli stessi altari dopo la morte falsificazioni del cristianesimo ipocrita ed opportunista
domenica 16 gennaio 2022
I serpente di bronzo
La questione è controversa: questo serpente di bronzo su di una colonna nella basilica di Santo Ambrogio a Milano, ha dato lo spunto a varie interpretazioni, ho trovato molte versioni e idee anche in netto contrasto fraloro, probabilmente questa raffigurazione, propendo per questa idea, potrebbe essere legata anche a una delle centinaia di eresie cristiane dei primi secoli: gli ofiti
Tutto è creato attraverso una vibrazione
venerdì 14 gennaio 2022
mercoledì 12 gennaio 2022
IL PECCATO
Ambedue amici di Federico Fellini
domenica 9 gennaio 2022
Autoritratto di fra Paolo
Un altro intellettuale francese che amo fortemente l'Italia
Christian Schad, 1928, Zwei Mädchen
È una tela attualissima.
sabato 8 gennaio 2022
Ricordo l'articolo su Saramago sull'Osservatore Romano
La modernità è un tumore partorito da menti malate
venerdì 7 gennaio 2022
Il colle del Vaticano
L'origine della parola "Vaticano" è un vero mistero. Non deriva dal latino o dal greco e non ha nulla a che fare con la Bibbia. Il suo nome, come molte tradizioni cristiane, è di origine pagana. Secoli prima della leggendaria fondazione di Roma da parte di Romolo e Remo, esisteva un popolo conosciuto come "gli Etruschi". Gran parte delle tradizioni e della cultura che Roma ha acquisito provengono da questo popolo.
Come gli Ebrei e poi i Romani, gli Etruschi erano soliti seppellire i loro morti in necropoli fuori le mura delle loro città. Per questo ne fu costruita una su una collina nei pressi di uno dei suoi villaggi. Secondo alcuni studiosi il nome della dea etrusca a cui era dedicata la necropoli si chiamava Vatika.
Un'altra cosa che ha ricevuto il nome di Vatika, secondo Benjamin Blech - autore di "I segreti della Cappella Sistina" - era un'erba allucinogena che veniva raccolta anche su quella collina. Passarono i secoli e la parola rimase nella lingua latina come sinonimo di "allucinazione" o "visione profetica" associata a questa erba. Si dice anche che il popolo etrusco che occupava l'area di quel colle si chiamasse Vaticum. Esistono quindi varie teorie, ma tutte concordano sull'origine etrusca del vocabolo.
Qualche tempo dopo, su quella collina di Vatika, fu costruito un tempio in onore della dea Cibeles intorno al 191 a.C. nel rispetto della necropoli etrusca. Anche se quando l'imperatore Caligola ordinò la costruzione di un grande circo romano, sicuramente non fu più rispettato. Questo imperatore non volle vedere finita la sua opera per la quale ordinò di portare un obelisco dall'Egitto. Sarebbe Nerone ad inaugurare quell'edificio in cui, secondo la tradizione cristiana, fu giustiziato San Pietro. Così, quando il
Il cristianesimo fu legalizzato, quel luogo divenne un centro di pellegrinaggio.
Per questo l'imperatore Costantino fondò su quel colle un santuario, che fu chiamato "Il Colle Vaticano". Va anche notato che il Colle Vaticano non era uno dei famosi Sette Colli di Roma.
giovedì 6 gennaio 2022
Ritrovare il sacro in special modo quello delle origini
«Quando si smette di credere in Dio si comincia a credere a tutto». Così G.K. Chesterton, quasi un secolo fa, stigmatizzava la diffusione di un agnosticismo crescente e l'abbandono delle pratiche religiose che per millenni avevano scandito il respiro della civiltà. La profezia dello scrittore britannico è confermata dal dilagare di maghi, astrologhi e affini... A quella che Nietzsche, in modo eccellente, definì «la morte di Dio» è dedicato un volume che ora (uscì nel 1992) torna in libreria: L'eclisse del sacro (Edizioni Pagine, pagg. 296, euro 18) scritto a quattro amni da Alain de Benoist e Thomas Molnar, francese di spiritualità «pagana» e già animatore negli anni '70 della Nouvelle Droite il primo, filosofo cattolico ungherese trapiantato in Usa il secondo.
Innanzitutto, è necessario definire il tema della discussione: cos'è il sacro? Come si manifesta nel mondo? Qual è la sua funzione? Per de Benoist il sacro è una realtà percepibile nella natura, mentre per Molnar è legato all'Incarnazione di Cristo, ma un denominatore comune può arrivare da una definizione in negativo: il sacro non può essere il profano, ed è sempre una realtà superiore a quella umana, o una via d'accesso a tale realtà; il sacro non si inventa: sorge.
Il confronto tra i due intellettuali, separati da una visione del mondo diversa ma uniti dalla comune preoccupazione per un mondo desacralizzato, passa in rassegna le numerose conseguenze negative di una società come quella moderna, che per la prima volta nella storia rifiuta categoricamente qualsiasi riferimento a un ordine superiore e concentra tutte le sue attenzioni unicamente verso i desideri, che diventano diritti, dei singoli. Lontani da qualsiasi moralismo, de Benoist e Molnar affondando il bisturi dove la malattia è più grave e i sintomi sono più evidenti: liberato dall'idea di Dio, l'uomo occidentale non è mai stato così legato all'effimero e al transitorio. Certo, se si scende nel concreto, Molnar ha buon gioco a ironizzare sulla restaurazione di un nuovo paganesimo, chiedendosi chi potrebbero esserne gli officianti: forse i Druidi di Asterix? Mentre de Benoist, dal canto suo replica accusando il Cristianesimo di aver desacralizzato il mondo. Una conclusione, comunque, è condivisa: la religione è inseparabile dall'uomo, e il sacro compenetra l'universo.