Era il 2013 quando il patron del lusso francese Bernard Arnault metteva le
mani su un pezzo di Roma, accaparrandosi il Colosseo Quadrato dell'Eur
per un affitto mensile di 240mila euro.
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Il contratto sottoscritto dal magnate francese e la Eur spa impegna per quindici anni la
Lvmh (Louis Vuitton Moet Hennessy spa), holding guidata dal multimiliardario -
che possiede tra gli altri i marchi di Fendi, Loro Piana, Bulgari e Pucci,
oltre ovviamente a Louis Vuitton. In cambio del pagamento dell'affitto da
paperoni, la maison francese ha avuto lo storico palazzo, con i suoi 12mila
metri quadrati distribuiti su sei piani.
"Siamo fieri di questo accordo" diceva per l'occasione il presidente e amministratore delegato di
Fendi, Pietro Beccari. "Quello dell'Eur è uno dei più bei
palazzi del mondo. Fendi rappresenta la tradizione e la modernità e il dialogo
tra l'edificio dell'Eur e l'altro seicentesco di largo Goldoni è ideale. Sarà
il nostro nuovo quartier generale, dove lavoreranno almeno 400 persone: i mille
metri quadrati del piano terra ospiteremo esposizioni dedicate al made in Italy
e alla creatività italiana: siamo aperti a qualsiasi suggerimento. Dopo il
finanziamento del restauro della Fontana di Trevi questa operazione definisce
ancor più Fendi come un marchio romano".
Tra modernità e tradizione però, sul tetto dell'edificio, che in realtà si
chiama Palazzo della Civiltà Italiana, è comparsa una nuova costruzione,
apparentemente in metallo, che fa scempio della facciata e dell'intera
struttura. I cittadini si dicono indignati e sul web insorgono: "Fa piacere che Fendi dopo soli due anni stia per riaprire il Colosseo
Quadrato. Meno piacere fa notare che si stia bellamente cambiando faccia ad uno
degli edifici più iconici della città. Se proprio si vuole fare un sopralzo ad
un monumento di questa portata almeno si chiami un grande architetto...", scrive Roma fa
schifo sulla pagina Facebook, mentre anche la classe politica fa sentire la
propria voce.
"Sul Palazzo della Civiltà Italiana, dato in affitto a Fendi, è comparsa una
sopraelevazione posticcia costruita sulla terrazza di copertura. Chiediamo al
ministro Franceschini chi ne sia l’artefice se qualcuno abbia autorizzato
questa orrenda superfetazione su un immobile di raro pregio e sottoposto a
vincolo storico e monumentale", ha dichiarato il capogruppo alla Camera di Fratelli
d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.
"Rammentiamo agli smemorati che la Soprintendenza equipara gli
immobili storici dell’Eur al Colosseo e ai palazzi rinascimentali del centro
storico di Roma. Qualcuno si è distratto? - si chiede Rampelli. Oppure la vocazione ed il motivo fondante prima dell’Ente Eur e poi di Eur
SpA di tutelare il patrimonio immobiliare che le fu conferito sono venuti meno?
O magari l’attenzione oggi è rivolta esclusivamente allo smembramento dell’E42?
Fendi non avrà mica un canale preferenziale che consente all’azienda di fare
cose vietate agli altri? Chiedo formalmente a tutti i soggetti responsabili,
dalla proprietà di Eur SpA alla Soprintendenza, di chiarire con urgenza cosa
stia succedendo. Mi auguro che il ministro Franceschini risponderà quanto prima
all’interrogazione che sta per arrivare sul suo tavolo".
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