giovedì 17 ottobre 2013

Finalmente via le manasse dalla città di verona



Oggi sull'inserto del Corriere di Verona sta crescendo  la diatriba fra il Sopraintendente ai Beni Archeologici del Veneto Vincenzo Tinè e le perentorie dichiarazioni di Fausto Sinagra direttore generale della Fondazione Cariverona che così risponde alle perplessità manifestate ieri da Vincenzo Tinè sull'uso e la ristrutturazione "pesante" del complesso posto su Colle San Pietro a Verona:
--I ritrovamenti archeologici di Castel San Pietro sono molto importanti, e saranno sicuramente valorizzati grazie all'ottimo rapporto di proficua collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Archeologici del Veneto. M a questo non ostacolerà il trasferimento del Museo di Storia Naturale in questa sede, anzi, ne costituirà un ulteriore elemento di valorizzazione.--
Vincenzo Tinè sostiene che il monumento è, alla luce di tutti i nuovi ritrovamenti un manufatto che rappresenta la storia ed un percorso a se stante. Aggiungo che è fondamentale rivalutare l'Acropoli-santuario che domina la città scaligera anche per le fortissime similitudini di questa con quella di Atene, Palestrina, Terracina, ecc.

Certo che si è venuto a rompere un equilibrio con il cambiamento della dottoressa Manasse della Soprintendenza a Verona, stanno cambiando molte cose.  Il Sovrintendente Tinè ha le idee chiare e vuole salvaguardare l'acropoli fuori dai soliti giochi. Credo che Cariverona dovrà rivedere l'ambizioso e massacrante progetto, per un certo verso snaturante. Una triade potentissima ha gestito da sempre le scelte culturali ed economiche a Verona: Curia, Cariverona (ex Cassa di Risparmio di Verona Vicenza  Belluno) e Banca Mutua Popolare, ma in questi ultimi tempi qualcosa si sta incrinando, qualcosa sta cambiando. Forse il Colle si salverà, non farà la fine miserrima di Forte san Leonardo dove i Padri Stimmatini hanno fortemente voluto e realizzato quella bruttura costituita dal Santuario Veronese della Madonna di Lourdes.La monumentale testimonianza della Roma Imperiale augustea a Verona  va  salvaguardata e ricondotta alla sua eterna vocazione, i suoi ipogei vanno conservati integralmente. Testimonianze di una religiosità pagana e di molto antecedente al cristianesimo, le radici stesse definite sacre dell'Europa sono costituite dall'apporto prevalentemente pagano e non giudaico-cristiano!

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