giovedì 10 ottobre 2013

Da quella porta dove tutta l'umanità proviene e da dove inesorabilmente torna

E voi come la vedete?

Questa immagine è stata ripresa da un’amica su Facebook dove ha dato luogo a vari commenti, alcuni molto interessanti.
Quanto vado a esporre rappresenta ovviamente un’opinione strettamente personale e non la posizione ufficiale dell’Art Directors Club Italiano.
Al di là delle motivazioni personali che possono avere spinto l’autore a questo tipo di opera mi colpisce soprattutto una cosa: sono per lo più gli uomini a parlare di blasfemia.
E sono anche quelli che spendono più argomentazioni razionali per farlo.
Curioso.
Ma in cosa consiste la blasfemia? Io non vedo insultare (blàptein) nessuna reputazione (phama).
Questa immagine, piuttosto, ci ricorda sia da dove veniamo, sia (per sineddoche) ciò che desideriamo più di ogni altra cosa, per gran parte della nostra vita di maschi.
La nostra stella polare.
La riconciliazione tra due poli.
Soldi, gloria e potere sono solo surrogati. Aridi succedanei privi di qualunque linfa vitale.
Recenti vicende italiane che hanno coinvolto maschi potentissimi, ricchissimi e molto cattolici, ci dimostrano ancora una volta cosa motiva realmente il maschietto medio italiano.
E non fatemi i Santini infilzati. Non ci sono eccezioni, al massimo sublimazioni.
Questa immagine ci ricorda anche dove andiamo, se guardiamo all’abbraccio virginale della Madonna come un’allegoria della Dea, nel grembo della quale tutti torneremo alla fine del viaggio. O dei viaggi.
E secondo me, ci mette davanti a quello che siamo davvero ora, in questo preciso momento, sulla base delle reazioni contraddittorie che ci evoca.
Risata goliardica. Repulsione. Riflessione laica. Speculazione filosofica.
Diciamo la verità: se anche ne avete una visione ristretta, è solo una vulva. Non ha fatto niente di male né mai potrà farne. A nessuno.
Che sessualità e genitali (specie al femminile) siano qualcosa di “sporco”, “basso” e “tentatore” non è un messaggio del Cristo ma un’invenzione del cattolicesimo.
Di cui siamo inevitabilmente intrisi. Una ragnatela di fil di ferro per la mente.
Spezziamola, e ci sembrerà che la Madonna sia nel posto giusto. Noi stessi ci sentiremo più spesso nel posto giusto. A casa.
E a casa si sta bene, perché non dobbiamo dimostrare nulla.
Puttane e madonne sono egualmente noiose. Le donne infinitamente più divertenti.
In ogni caso, ribadisco il mio auspicio già espresso sulla bacheca Facebook della mia amica: più cunnilingus e meno baciapile. Hallelujah.
P.S.
Recentemente ho sentito un ex membro del consiglio di amministrazione Rai (cattolico, area centro destra) massacrare il commercial Ikea “basta poco” con la seguente motivazione:
“Inaccettabile, usa i bambini in modo pretestuoso e veicola messaggi omosessuali”.
Capite perché dobbiamo impedire che il cattolicesimo continui a ingabbiare le nostre coscienze?
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