giovedì 11 aprile 2013

Vinitaly una kermesse esilerante che nasconde un futuro incerto per Verona Fiere

LA FIERA DI VERONA FA SBORNIA DI PERDITE Sono giorni di festa a Verona. Migliaia di persone catalizzate dall’evento fieristico dell’anno: il Vinitaly. Con l’occasione si sentono celebrare i successi dell’Ente Fiera di Verona: lo sbarco in Brasile, l’accordo con l’Expo 2015. Tutto a gonfie vele insomma. Parrebbe… Si perchè la realtà purtroppo è un’altra e sta scritta nei bilanci (che non sono pubblici: trovateli se ci riuscite…), anche in rapporto con le fiere dirette concorrenti (Milano, Bologna e Rimini). C’è da preoccuparsi, e tanto. Dedicheremo un capitolo ai dati di bilancio (in costante flessione) comparati a quelle delle fiere di riferimento (in costante aumento). Oggi diamo un antipasto: il sistema partecipazioni di Veronafiere che ha assorbito negli ultimi anni, tra perdite e svalutazioni, oltre 6 milioni di euro: Veneto Exhibitions s.r.l.: in liquidazione con 2,5 milioni di euro di perdite in 3 anni; Promopan s.p.a.: svalutazione della partecipazione per 2,5 milioni di euro nel bilancio 2011; Sviluppo Fiere s.p.a.: in liquidazione con 35 mila euro di perdite; Piemmeti s.p.a.: perdita di 270 mila euro nel 2011; Veronafiere Servizi s.p.a.: 60 mila euro di utile nel 2011; Veronafiere Lems India Ltd.: 474 euro di perdite nel 2011; Veneziafiere s.p.a.: perdita di 198 mila euro; Mantova Expo s.r.l.: perdita di 95 mila euro; Centro Servizi Distretto del Mobile: in liquidazione con perdita di 103 mila euro; Rovigo Expo s.p.a.: perdita di 49 mila euro. Insomma, un disastro su tutta la linea, ed il recente “investimento” in Brasile da 2,7 milioni di euro (su cui torneremo presto) non lascia ben sperare. Che dire: viva il Vinitaly, anche se il calice per i veronesi è molto amaro. Michele Croce

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