martedì 2 marzo 2021

Le donne etrusche

Etruschi differivano dal punto di vista sociale dalle culture indo-europee circostanti. Sia i Greci che i Romani ebbero modo di notare l’elevata posizione sociale che occupavano le donne etrusche. Le donne bevevano, danzavano, andavano a teatro, partecipavano alla vita pubblica ed erano istruite. Una delle donne etrusche più celebri fu Tanaquil, moglie di Tarquinio Prisco, il primo re etrusco di Roma. Lo scrittore romano Livio sostiene che fosse colta e ben versata nell’arte divinatoria. Gli Etruschi costruirono alcune delle loro più elaborate tombe per ricche nobildonne o sacerdotesse…
Le dee viventi, Marija Gimbutas
Le donne etrusche sono raffigurate frequentemente anche in un contesto religioso. Gli Etruschi erano rinomati nell'antichità per la loro conoscenza del mondo spirituale. I romani tenevano in grande considerazione i consiglieri religiosi etruschi e li consultavano regolarmente su questioni di politica e strategia militare. Gli etruschi avevano le loro divinità femminili e incorporarono prontamente anche le divinità greche femminili nel loro pantheon esistente. Tutte le culture dell'antico Mediterraneo avevano capi religiosi femminili come sacerdotesse e vergini vestali. Se nella società greca, queste figure religiose femminili tendevano a essere più nascoste, sottratte ai doveri pubblici invece nella società etrusca le donne furono le praticanti religiose del mondo etrusco (dopo come testimonia una serie di tombe trovate a Bolsena a fine ‘800). Le sacerdotesse avevano dei compiti particolari: si occupavano di misurare il tempo, di svelare il fato e di avere la conoscenza, entrando in contatto con le divinità, riunendo mondo di sopra e mondo di sotto. Tanaquil di Tarquinia, probabilmente di classe sacerdotale, conosceva i rituali e la divinazione e il rispettò che si conquistò nel popolo derivò dal fatto che alcune qualità paranormali le ebbe. Infatti al loro arrivo a Roma un'aquila prima rubò il berretto al marito poi tornò indietro e lo lasciò ricadere sulla sua testa. Il marito si spaventò ritenendolo un segno infausto ma Tanaquil, che sapeva interpretare i presagi, vide in questo il favore degli Dèi e un avvenire glorioso per il marito che diventò V re di Roma, col nome di Tarquinius Priscus. Anche se vista come sacerdotessa, dopo la sua morte, Tanaquil venne divinizzata, probabilmente assimilandola ad una Dea Gaia precedente, una Dea ancora viva nelle donne nella cerimonia di nozze Plinio narra che nel tempio Semo Sancus vi fosse una statua dedicata a Tanaquil col nome di Gaia Caecilia. Venne allo stesso modo, come spesso nei santuari cristiani, tenendo un pezzo del velo di una madonna miracolosa. Dunque le sacerdotesse etrusche, come gli oracoli d'altra parte, sembravano svolgere un ruolo più rivolto verso l'esterno. Ad esempio, potrebbero essere agenti di cambiamento politico nell'approvare o dare la loro benedizione ai re neoeletti. In Etruria si trovano anche esempi di sacerdotesse sepolte insieme nella stessa tomba piuttosto che con le loro famiglie di origine, come presso la Tomba delle Iscrizioni a Vulci. Questo tipo di sorellanza eterna è affascinante e anche insolito nel mondo antico. La donna raffigurata nella statua conservata nel Metropolitan Museum of Art, NYC, potrebbe essere una delle sacerdotesse etrusche. Gli abiti e i gioielli distintivi di questa statua a grandezza naturale ricordano da vicino quelli delle terrecotte del IV e III secolo a.C.della città chiamata Lavinium (moderna Pratica di Mare), un sito diciotto miglia a sud di Roma, che divenne un importante centro religioso per il popolo latino. Le collane e il bracciale elaborati sembrano essere riprodotti da stampi di gioielli reali. Alcuni dei ciondoli sono decorati con rilievi raffiguranti varie divinità ed eroi etruschi. In origine, questa donna indossava un paio di orecchini a grappolo d'uva. Quello sull'orecchio sinistro è visibile dietro i suoi lunghi capelli. La statua probabilmente si trovava in un santuario e mostrava la giovane donna che reggeva una scatola di incenso nella mano destra tesa.
Foto : Statua in terracotta di giovane donna
civiltà etrusca
terracotta
74,8 cm
IV-lll sed a.C.
Metmuseum NYC

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