"Rota Porphyretica", e' il grande disco di porfido rosso che si trova nella basilica vaticana. , rappresenterebbe, il punto esatto in cui, all'interno dell'antica basilica costantiniana, gli imperatori venivano incoronati dal papa. E proprio sulla "Rota Porphyretica", secondo una tradizione che si tramanda da secoli, sarebbe stato incoronato Carlo Magno per mano di papa Leone III nella notte di Natale dell'anno 800. La lastra, all'interno del luogo di culto, rivestiva una grande importanza a tal punto che non poteva essere calpestata per nessun motivo dal popolo comune. ….l'ecclesiastico francese Michel Andrieu prende in esame due fonti dirette nella descrizione dell'antica basilica vaticana, demolita nel corso del XVI secolo per costruire quella che possiamo ammirare oggi. La prima fonte è quella dello storico agostiniano Onofrio Panvinio (1530-1568) il quale, osservando il pavimento della parte ancora intatta della basilica, descrisse ben quattro "rotae". "Una in porfido nel nartece; una seconda in marmo egiziano subito dopo la soglia; la terza, in porfido,all'altezza dell'altare del Santissimo Sacramento e l'ultima, in marmo egiziano". La stessa descrizione del Panvinio, seppur in maniera più accurata, venne fatta successivamente da Giacomo Grimaldi, erudito e chierico beneficiato alla Basilica Vaticana il quale, presente ai lavori di demolizione dell'ultima parte della vecchia basilica, ci ha lasciato preziose indicazioni sulla sua struttura e i suoi dipinti.
Grimaldi notò quattro "rotae", susseguenti in linea retta, indicando come "grande porphyretica" quella posta di fronte all'Altare del Santissimo Sacramento. Naturalmente non è semplice orientarsi in un ambiente, quello dell'antica basilica costantiniana, del quale conosciamo pochissime raffigurazioni. Una di queste è proprio un disegno della basilica eseguito dallo stesso Grimaldi in cui lo stesso presta particolare attenzione alla grande rota posta nel mezzo della grande navata nei pressi dell'altare del Santissimo Sacramento e l'unica delle quattro ad essere rappresentata ed evidenziata in rosso. Questa grande lastra di porfido era la più notevole di tutte, non solo per le sue dimensioni, ma per il suo ruolo secolare era stata assegnata nelle solenni cerimonie della Corona e per l'intronizzazione dei papi. È stata menzionata in molti testi, a cui si riferisce Grimaldi e che tutti gli eruditi esperti nelle antichità cristiane di Roma conoscevano.
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