martedì 2 ottobre 2012

Una donna fuori dagli schemi

Leda Rafanelli(1880-1971), militante anarchica, futurista, convertita all’Islam, chiromante, scrittrice. “Forse lo temevo davvero? Ci pensai quando, vestendomi dopo il breve riposo del pomeriggio, scelsi una veste che mai avevo indossato con lui. Giorni addietro, nel calore della bella estate avevo indossato una leggera gelabiach bianca, stretta sulla vita da una ascia 'baiadera', e quando mi era stato vicino sentivo, attraverso la veste, lo sfiorare delle sue dita, il calore del suo contatto e - istintivamente - sentivo che bisognava evitare quelle vibrazioni fisiche che, quel giorno, non dovevano essere fra noi. Dovevo chiudermi isolarmi, essergli lontana, non con l'anima, ma con la carne. Indossai una vecchia veste egizia, di seta nera, coperta di velo ricamato da argento e serrata sul petto da un largo collare di pietre brillanti, pesanti e pungenti. Una cintura ornata di scarabei mi cingeva la vita e, per la pesantezza metallica, corazza dei tempi faraonici, mi faceva assomigliare ad una mummia acconciata per sarcofago. E' difficile che ad un uomo venga il desiderio di abbracciare una mummia.” (da "Una donna e Mussolini")

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