Come ogni anno, il 29 gennaio, i Zoroastriani in Iran celebrano l'antico rituale del Sadeh con l'accensione di grandi fuochi.
La festa si chiama Sadeh, vale a dire "il numero cento" (Sad in Farsi), e segna i 50 giorni e le 50 notti prima del Nowruz, il capodanno Iraniano, il 20 marzo.
Sadeh è una grande celebrazione nazionale, è sopravvissuta a invasioni di mongoli, afgani e arabi, ed è tuttora festeggiata, indipendentemente dalle proprie convinzioni religiose, in molte città dell'Iran tra cui Teheran, Karaj, Yazd, Kerman, Isfahan, Shiraz, e la.sua cerimonia viene descritta nei libri storici con alcune variazioni in diverse città e villaggi.
Origine mitologica
Pare che l'origine dell'usanza risalga addirittura a prima dell'affermarsi della religione di Zoroastro: le leggende narrano che sia stato il re Hushang, il 2° re della mitologica dinastia pisdadiana (Pishdad significa "dare la Legge"), a iniziare la tradizione del Sadeh. Si dice che una volta Hushang stava scalando una montagna, quando vide un serpente e cercò di colpirlo con una pietra. Ma la pietra cadde su un'altra, e poiché erano entrambe di selce, la scintilla che ne scaturì accese un fuoco, facendo scappare il serpente. In questo modo Hushang scoprì come accendere un fuoco: si rallegrò e lodò Dio che gli aveva rivelato il segreto del fuoco. Poi annunciò: "Questa è una luce di Dio. Quindi dobbiamo adorarla".
La cerimonia
La cerimonia di Sadeh è la celebrazione del calore, della luce e delle benedizioni che il fuoco offre generosamente agli umani.
Per onorare la santità del fuoco, i Moobed (i sacerdoti Zoroastriani), vestiti completamente in bianco, recitano alcuni versi dell'Avesta, il libro sacro degli Zoroastriani, prima di accendere un enorme falò mentre il sole inizia a tramontare. Intorno al fuoco le persone si radunano per recitare preghiere e ringraziare per il dono del fuoco.
A Kerman, dopo che il falò è stato acceso, le persone si tengono per mano, girano intorno al fuoco e, quando il fuoco diminuisce, i giovani si cimentano a saltarlo di corsa.
Nella cultura contadina iraniana
Un altro motivo per festeggiare questo giorno è che si crede comunemente che il rituale sconfigga le forze del buio, gelo e freddo, che caratterizzano le giornate invernali dell'altopiano iraniano. Quindi il rituale riporta calore e fertilità nelle terre coltivate e i contadini sono soliti spargere le ceneri del fuoco di Sadeh sulle loro terre e piantagioni.
Altre cerimonie Zoroastriane
Le cerimonie Zoroastriane sono molto diffuse presso la popolazione iraniana, e comprendono, a parte Sadeh:
• Nowruz, il capodanno persiano,
• Yalda di cui si è già detto e che celebra il solstizio d'inverno, e
• Chaharshanbeh Souri, la festa della primavera.
Nelle immagini momenti della cerimonia di Sadeh.
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