Veniva usato soltanto in alcuni Riti misteriosi ed arcani, gli antichi identificavano la Città con il suo nome e la segretezza era fondamentale, in pratica il "nemico" non se ne doveva impossessare.
Nei "Fasti Prenestini" si accenna alla statua della Dea Angenora, descritta come "imbavagliata", per la necessità di tacere il nome segreto.
Adriano creò un Culto doppio di Venere e Roma che doveva radicarsi su una Tradizione antica.
Ovviamente non posso andare oltre nello svelare il nome, tra gli astanti potrebbero starci nemici di Roma, ma sono sicuro che siamo tutti fieri difensori di Roma!!!
Un tribuno della Plebe e non poteva essere altrimenti, svelò questo segreto,
Quinto Valerio Sorano, ma pagò con la vita!!!
Era un sacrilegio pronunciarlo infatti era riconducibile all'antico Rito dell'Evocatio...
Pino Boi
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