domenica 2 agosto 2009

Il maiale


Vittima sacrificale, il maiale compare spesso nei filo :racconti della tradizione
contadino veneta. Questo animale ha nutrito per secoli e secoli le genti italiche. la sua uccisione, in casa, fino a trenta anni fa era un rito dove l'animale veniva immolato e dalla sua morte un'intera comunità poteva superare le penurie alimentare e alleviare i rigori dell'inverno attraverso una alimentazione carneo grassa.
I Longobardi portarono l'innovazione nella conservazione delle carni suine attraverso
le raffinate e gustose tecniche degli insaccati e dei prosciutti. Utilizzando ogni parte dell'animale nulla veniva buttato, e certe parti erano usate come vere e proprie medicine. Molti paese del veronese portavano il ricordo di questo animale totemico-alimento nel nome del paese, ma nell'1800 i nomi vennero cambiati e così ad esempio: Isola Porca Rizza divenne Isola Rizza e Porcile mutò in Belfiore. Ci si vergognava di un nome che era una garanzia per il superamento dei rigori invernali, un animale sacro era diventato sinonimo sinonimo di vergogna. Gran parte dell'Italia si può definire anche la civiltà legata al maiale!

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