venerdì 20 agosto 2021

Non a caso proprio dove c'era Albalonga, Madre di Roma

Castelgandolfo..
Voluta da Papa Gregorio XIII nella seconda metà del secolo XVI, la Specola Vaticana, che ora si trova a Castelgandolfo, ha continuato, lungo il corso dei secoli, a dare il proprio contributo alla ricerca astronomica, con scienziati di primissimo piano. Nel 1981, fu arricchita da un secondo centro di ricerca, il "Vatican Observatory Research Group" (VORG), a Tucson, in Arizona, sul Monte Graham, a circa 3000 mila metri, dove è in funzione un telescopio con specchio da quasi due metri di diametro, che costituisce il prototipo delle ottiche astronomiche di nuova tecnologia.
La Specola Vaticana è l’osservatorio astronomico dello Stato della Città del Vaticano. Può essere considerata una delle istituzioni più antiche al mondo nel panorama degli osservatori astronomici. La sua origine risale infatti alla seconda metà del secolo XVI: nel 1578,papa Gregorio XIII fece erigere in Vaticano la Torre Gregoriana o Torre dei venti e vi invitò gli astronomi e i matematici gesuiti del Collegio Romano a preparare la riforma del calendario poi promulgata nel 1582. Da allora, con sostanziale continuità, la Santa Sede non ha cessato di manifestare interesse e di dare il proprio appoggio alla ricerca astronomica. Questa antica tradizione raggiunse il suo apice nel secolo ventesimo con le ricerche compiute presso il Collegio Romano dal famoso astronomo gesuita Angelo Secchi, che per primo classificò le stelle in base ai loro spettri. Fu sulla base di questa lunga e ricca tradizione che Leone XIII, per contrastare le persistenti accuse fatte alla Chiesa di essere contraria al progresso scientifico, con il Motu proprio Ut mysticamdel 14 marzo 1891 fondò l’Osservatorio sul colle Vaticano, dietro la basilica di San Pietro; il primo direttore fu padre Francesco Denza.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante attività all'aperto

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