mercoledì 24 agosto 2011
I veri antifascisti della prima ora rimasero nell'ombra
Ranuccio Bianchi Bandinelli, lo vediamo, in orbace nera, che sta spiegando a Hitler un bassorilievo marmoreo.
Ranuccio nel 1938 parve al Regime Fascista la persona adatta ad illustrare al Fuhrer, nella famosa visita a Roma, ed al Duce la bellezza del patrimonio artistico nostrano.
Nel 1944 passò alla Resistenza … nel dopoguerra, fu storico dell'arte di chiara fama, fervente comunista
Un persona che per tutti incarna il camleontismo italiano, è sicuramente Ranuccio Bianchi Bandinelli. Un uomo senza pudore che portò in visita per Roma Hitler e Mussolini con disinvoltura, vesito in orbace e nel dopoguerra si accodò al Partito Comunista Italiano tradendo l'amicizia di Gentile (Arrivando ad istigare la sua deplorevole uccisione). Un maniera diffusa e disinvolta di passare da una barricata all'altra. Questa persona non è un esempio da imitare, credo sia più vicino ad un Berlusconi, sempre pronto all'abiura e al baciamano diffuso per salvarsi il posto. Mentre persone di tutt'altra levatura morale rifiutarono a priori la tessera fascista anche se questo comprometteva la loro cariera.
Sbaglia chi cercasse tra gli irriducibili dei "pericolosi sovversivi". Gli accademici più a sinistra seguirono il consiglio di Togliatti, che invitò i compagni professori a prestare giuramento. Mantenendo la cattedra, avrebbero potuto svolgere "un'opera estremamente utile per il partito e per la causa dell'antifascismo" (così Concetto Marchesi motivò a Musatti la sua scelta di firmare). Anche Benedetto Croce, stella polare dell'antifascismo, incoraggiò professori come Guido Calogero e Luigi Einaudi a rimanere all'università, "per continuare il filo dell'insegnamento secondo l'idea di libertà". Ci si mise anche il papa, Pio XI, che su idea di padre Gemelli elaborò un escamotage per i docenti cattolici: giurate, ma con riserva interiore.
Nonostante questa ciambella di salvataggio, gettata dall'influente troika, un'eroica minoranza disse di no. Nella minuscola, che si rifiutò di firmare ancora nel 1931 figurano tre giuristi (Francesco ed Edoardo Ruffini, Fabio Luzzatto), un orientalista (Giorgio Levi Della Vida), uno storico dell'antichità (Gaetano De Sanctis), un teologo (Ernesto Buonaiuti, prete che su istigazione del Vaticano venne allontanato da ogni possibile attività), un matematico (Vito Volterra), un chirurgo (Bartolo Nigrisoli), un antropologo (Marco Carrara), uno storico dell'arte (Lionello Venturi), un chimico (Giorgio Errera) e uno studioso di filosofia (Piero Martinetti).
Un mondo di voltagabbana ecco perchè l'Italia è a rotoli i padri (fondatori o sfondatori) sono stati in gran parte degli opportunisti, Partigiani dell'ultima ora: cosa possono insegnare questi comportamenti?
sabato 20 agosto 2011
Ecco il dramma della povera Italia
giovedì 18 agosto 2011
Chi non paga le tasse
IL VATICANO NON PAGA ICI, IRPEF, IRES, IMU, TASSE IMMOBILIARI E DOGANALI, MA NEANCHE GAS, ACQUA E FOGNE. E' TUTTO A CARICO DEI CONTRIBUENTI ITALIANI. Possiede quasi il 30% del patrimonio immobiliare Italiano e con l'8 per mille toglie quasi 1 Miliardo di Euro all'anno all'Italia. Tassare la Chiesa e i suoi possedimenti in Italia é giusto per gli Italiani.
martedì 16 agosto 2011
Il ritorno all'essenza dell'uomo
College de sociologie: ovvero il ripristino del primigeno senso religioso, l'essenza che salverà l'uomo dalla distruzione
Il Collège de sociologie costituito da un gruppo di intellettuali che si costituì a Parigi tra il 1937 e il 1939 con l’intento di dar vita a una sociologia capace di analizzare la presenza del sacro nelle società moderne. Oltre a G. Bataille, P. Klossowski, R. Caillois, che furono tra i fondatori, ne fecero parte M. Leiris, J. Paulhan, A. Kojève.
lunedì 15 agosto 2011
COSA SUCCEDE ALLA CASERMA EMIDIO CLEMENTI
CARMELA MELANIA REA OMICIDIO GESU' IL POSTINO SUONA SEMPRE DUE VOLTE
ASCOLI PICENO 13 AGOSTO 2011 CORSERA.IT
IN ONORE DEI TUTTI I SOLDATI E I COMBATTENTI ITALIANI MORTI AL FRONTE,SIA IN GUERRA CHE NELLE COSIDETTE MISSIONI DI PACE.PER ONORARLI VOGLIANO UN ESERCITO PULITO.CERCHIAMO LA VERITA'.
CARMELA MELANIA REA OMICIDIO.CORSERA.IT HA APERTO LA PORTA DELLA LATRINA DELL'ESERCITO ITALIANO,LA CASERMA EMIDIO CLEMENTI DEL 235° REGGIMENTO PICENO.UNA LATRINA CHE PUZZA DI MORTO,ANZI DI MORTI.PUZZA DI PROSTITUZIONE,DI MOLESTIE,NONNISMO,INSOMMA UN CONCENTRATO DI QUANTO CI SIA DI MENO EDIFICANTE PER LA VITA DI UN SOLDATO,PER L'IMMAGINE DEL NOSTRO ESERCITO A CUI TUTTI TENIAMO PRIMA DI OGNI ALTRA COSA AL MONDO.CI RAPPRESENTA,SIAMO NOI STESSI.CI SONO SOLDATI CHE MUOIONO AL FRONTE E ALTRI CHE IMBASTISCONO AFFARI,RICAMANO....
.....IL LORO MACHISMO DA STRAPAZZO SULLE RECLUTE,TRASFORMANO L'APPARATO MILITARE ITALIANO IN UN BUNGA BUNGA DI STAMPA BERLUSCONIANO.MA DI COSA VOGLIAO MERAVIGLIARCI ORMAI IN ITALIA SE LE CASE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SILVIO BERLUSCONI SONO STANZE PER MIGNOTTE IN FUGA?
INSIEME AL CADAVERE DELLA RAGAZZA,QUI COMINCIA A SENTIRSI IL FETORE CHE SI CELA DIETRO LA CASERMA EMIDIO CLEMENTI.A PROCESSO PER RICATTI SESSUALI ALLE RECLUTE,ANCHE L'ISTRUTTORE ANTONIO DEL GESU',UN AMICO DI SALVATORE PAROLISI,UN ALTRO ISTRUTTORE CONOSCIUTO DA TUTTI.
C'E' DA DIRE CHE ANCHE LA MAGISTRATURA MILITARE HA APERTO UN'INCHIESTA,MALGRADO COME RICORDIAMO SPESSO,IL COLONNELLO MARCO CENTRITTO CI AVEVA CHIAMATO,CERCANDO DI FERMARE LA NOSTRA INCHIESTA GIORNALISTICA,DICHIARANDO CHE NON C'ERA NULLA DI ANORMALE PRESSO LA CASERMA E CHE ALCUNA INDAGINE DELLA MAGISTRATURA ERA MAI STATA APERTA.
TUTTO FALSO,TUTTE BUGIE,TROPPI ERRORI ANCHE DA PARTE DELL'UFFICIO STAMPA DELL'ESERCITO,CHE CERCAVA DI NASCONDERE UNO SCANDALO,QUELLO DELLA CASERMA EMIDIO CLEMENTI DEL 235° REGGIMENTO PICENO.INSOMMA,DOVREBBERO ANDARSENE A CASA TUTTI,DA IGNAZIO LA RUSSA,AL GENERALE ATTILIO BORRECA,AL CAPO UFFICIO STAMPA MARCO CENTRITTO.
IL RESTO E' STORIA,L'ABBIANO SCRITTA NOI.
IN ONORE DEI SOLDATI E DEI COMBATTENTI ITALIANI MORTI AL FRONTE. IN TUTTE LE GUERRE.
CORSERA.IT COPYRIGHT
martedì 9 agosto 2011
Umberto Grancelli collocato nel famedio della città
venerdì 5 agosto 2011
Alla Grande Madre ISIDE
Io, Iside, sono tutto ciò che è stato, che è e che sarà; nessun mortale ha mai sollevato il mio velo.
Perché io sono la prima e l’ultima
Io sono la venerata e la disprezzata,
Io sono la prostituta e la santa,
Io sono la sposa e la vergine,
Io sono la madre e la figlia,
......Io sono le braccia di mia madre,
Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli,
Io sono la donna sposata e la nubile,
Io sono Colei che dà alla luce e Colei che non ha mai partorito,
Io sono la consolazione dei dolori del parto.
IoVisualizza altro
Io, Iside, sono tutto ciò che è stato, che è e che sarà; nessun mortale ha mai sollevato il mio velo.
Iscrizione nel Tempio di Iside a Sais
giovedì 4 agosto 2011
mercoledì 3 agosto 2011
Torna Giuliano in tanti ti aspettano
La grandezza delle parole!
"Non è la bellezza ciò da cui si dovrebbe necessariamente partire? È un giacinto azzurro che attira col suo profumo Persefone nei regni sotterranei della conoscenza e del destino. Si può senza dubbio chiamare "esorcismo" questo attrarre, per mezzo di figure, lo spirito, che di certe cose ha sempre una grande paura. Questo fanno i miti. Questo dovrebbe fare la poesia. Se il lettore non cade nel precipizio di Persefone ma si limita a guardare il giacinto di lontano, vuol dire che lo scrittore non ha scritto abbastanza bene (o che i regni sotterranei non gradiscono quell'ospite)".
_Cristina Campo, Sotto falso nome, Adelphi_
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