domenica 24 gennaio 2010
Morto l'attore Giulio Bosetti
Il 24 dicembre 2009 è morto dopo una lunga malattia, l’attore e regista Giulio Bosetti, direttore artistico del Teatro Carcano di Milano, aveva 79 anni.
Bosetti era nato a Bergamo nel 1930, iniziò nel 1950 la carriera dopo essersi formato all’Accademia Nazionale d’Arte drammatica e aver debuttato nella compagnia del giovane Vittorio Gassman. In quasi sessanta anni di teatro è stato protagonista di opere fondamentali.
Giulio Bosetti era il nipote da parte della moglie di Umberto Grancelli, il grande studioso delle religioni e archeologo veronese
domenica 3 gennaio 2010
Breonio la nuova chiesa
sabato 2 gennaio 2010
La chiesa distrutta a Breonio
La "nuova" chiesa appena restaurata, l'orrenda architettura degli anni sessanta prende disastrosamente il posto. La brutalità trionfa
La "vecchia" chiesa con il solo campanile intatto che sfidera i secoli a venire
L'abbandono della chiesa "vecchia" di Breonio, -frazione del comune di Fumane (VR)-
un esempio di volontà distuttiva a favore di nuovi edifici religiosi.
La "vecchia" chiesa di Breonio, di cui ora rimane solo qualche brandello del muro di cinta però con il campanile ancora nel pieno della sua possenza, fu abbattuta con la falsa scusa dell'instabilità dell'edificio. Nessuno ne vuole parlare apertamente nel paese, anche gli stessi abitanti vogliono dimenticare gli scempi che in un certo qual modo coinvolgono tutti.
Possiamo definire questo atto : l'ostinazione verso labbandono coatto di un tempio sacro e monumentale. Fu il prete del paese che nei primi anni del dopoguerra decise di abbattere la Vecchia chiesa e assieme abbandonare il piccolo e bellissimo cimitero adiacente che porta al centro, su di una cappella di familia, una croce celtica retaggio delle credenze pagane di quella fiera gente che fra le pietre e la piccola agricoltura fondava la sua economia quotidiana. La chiesa fu abbattuta perchè ufficialmente stava crollando, in realtà non era così. La decisione fu presa dal solo parroco, contro tutti, al fine poter costruire una inutile e brutta chiesa nuova. Quando però si andò ad abbatterla con le cariche di dinamite tutti furono ancora più convinti che era costruita bene e che l'edificio era solidissimo avendo superato una prova del genere. Si decise, a quel punto di demolire a mano l'edificio. Pietra dopo pietra fu smantellata dato ormai la si era sventrata con le cariche di dinamite. La chiesa nuova come al solito era nata in quell'epoca in cui si era perso il senso del sacro, dell'armonia e della bellezza, i famigerati anni del boom economico. Come dire, la "nuova" chiesa che sembra un capannone per l'allevamento del bestiame o dei polli che di li a poco sarebbero sorti come funghi per rovinare il meraviglioso paesaggio della nostra Lessinia.
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