domenica 5 aprile 2009

Tamerlano e l'interdizione alla sua tomba

Risultati immagini per Tamerlano il suo mausoleo
Sammarcanda mausoleo di Tamerlano il magnifico


Tamerlano
Il 19 Giugno 1941 una spedizione scientifica guidata dall’antropologo sovietico Mikhail Gerasimov riesumò i corpi di Tamerlano e dei suoi discendenti al fine di condurre uno studio sulle caratteristiche anatomiche e sulle cause della loro morte. I risultati delle analisi condotte sui corpi convinsero i ricercatori del fatto che Ulughbek venne effettivamente decapitato, confermando quanto riportato dalle cronache dell’epoca e stabilirono che Tamerlano era alto 1,67 metri, anche se altre fonti documentarie riportano un’altezza di 1,7 metri (una statura di tutto rispetto per l’epoca e per l’etnia di cui il grande condottiero faceva parte).
Il Dott. Gerasimov notò sulla lapide una scritta che recita così: "chiunque aprirà questa tomba sarà sconfitto da un nemico più terribile di me". Questa iscrizione non può non richiamare alla memoria la celebre maledizione del faraone-bambino Tutankhamon (XIV secolo a.C.), maledizione che per molti anni venne ritenuta la causa della morte di alcuni membri della spedizione archeologica guidata da Howard Carter (Swaffham, Norfolk, 1873 - Londra 1939), il famoso egittologo che nel 1922 aprì la tomba del sovrano egizio.
Anche la maledizione legata alla tomba di Tamerlano "fece" delle vittime, solo che furono molte di più, dal momento che, tre giorni dopo la riesumazione dei resti di Timur, il 22 Giugno 1941, la Germania nazista attaccò l’Unione Sovietica!
Quando Iosif Vissarionovi Stalin (Stalin deriva dal termine "stahl" che in russo significa "acciaio") (Gori, Tiflis, 1879 - Mosca 1953) venne a conoscenza della maledizione di Tamerlano e del fatto che dopo tre giorni dall’apertura del suo sepolcro il paese era stato invaso dalle armate del Terzo Reich, avrebbe immediatamente ordinato di ricollocare le spoglie mortali del condottiero nella cripta sotterranea del mausoleo Guri Amir; il caso volle che, subito dopo, il 22 Febbraio 1943, i sovietici sconfissero i tedeschi nella sanguinosa battaglia di Stalingrado!
Dopo questa vicenda, nessuno osò più toccare la tomba di Tamerlano ed è ancora oggi severamente vietato farlo.
In genere, l’accesso alla cripta sotterranea dei mausolei mussulmani è interdetto alla gente comune, soprattutto ai turisti ed ai viaggiatori stranieri e nel caso del mausoleo Guri Amir, tale divieto è pressoché tassativo, tuttavia, la curiosità di vedere e soprattutto, di fotografare il sepolcro di Tamerlano era troppo forte perché me ne andassi senza aver fatto almeno un tentativo per ottenere l’autorizzazione ad accedervi. Mi avvicinai, quindi, ad uno dei guardiani che sorvegliavano l’edificio principale del mausoleo, quello al cui interno sono situate le lapidi simboliche e gli offrì qualche migliaio di "sum" (la valuta uzbeka; al cambio attuale 1000 "sum" equivalgono a 1 dollaro americano) in cambio di una breve visita alla cripta e di qualche fotografia della tomba di Tamerlano. Dovetti faticare non poco per convincere il guardiano a lasciarmi entrare nella cripta, tuttavia, dopo un quarto d’ora di contrattazioni e qualche altro migliaio di "sum", il custode cedette alle lusinghe di un facile guadagno e mi scortò nei sotterranei del mausoleo. Dopo avermi ricordato di non toccare assolutamente la lapide di Timur, mi consentì finalmente di scattare qualche fotografia al suo sepolcro.

2 commenti:

Fabio ha detto...

scusa ma le foto?
e poi questo post sembra interrotto.

luigi pellini ha detto...

La foto si è "cancellata" da sola, succede. Ma se usi il motore di ricerca e digiti il titolo che ho postato vedrai che ti riporta la tomba!