All’interno del succorpo della cattedrale di San Sabino, è custodita una lastra marmorea con un antica iscrizione in Latino di epoca Romana.
Si data l’epigrafe alla seconda metà del II secolo d.c., età di Antonino Pio e Marco Aurelio.
L’epigrafe testimonia la vita istituzionale, il sostenuto livello economico sociale della città e di sicuro di una costruzione adibita allo spettacolo in questo caso forse un anfiteatro di cui non si è mai trovata traccia.
Inoltre si fa conoscenza dei problemi connessi all’approvvigionamento di grano( annona frumentaria) e alle forme di partecipazione del popolus alle decisioni della città.
il testo dell' epigrafe:
L(UCIO)GELLIOL(UCI)LIB(ERTO)
PRIMIGENIO
AVG(USTALI)
HUIC ORDO DEC(URIONUM) POS
STULANTE POPUL(O) OB PLU
RIMA BENEF(ICIA) EIUS BISEL
LIUM DED(IT) PRO QUO
HONOR(E) CUM(SESTERTIUM) X M(ILIA)
AD AMPLIAND(AM)ANNO
NAE FRUM(ENTARIAE) SUMMAM
NUMERASSET POS
TULATU EIUSDE(M) PO
PULI STATUAM EX
AER(E) CONLATO POS(UIT)
………….?
L(OCUS)D(ATUS)D(ECRETO)D(ECURIONUM)
traduzione:
a Lucio Gellio, liberto di Lucio, Primigenio, Augustale.
A costui l’ordine dei decurioni, su richiesta del popolo
per i moltissimi suoi benefici concesse l’onore del Bisellium (sedile onorifico per assistere agli spettacoli pubblici)
avendo egli in cambio di questo onore, versato in contanti 10,000 sesterzi al fine
di accrescere la somma destinata all’annona frumentaria,
su richiesta dello stesso popolo, fece erigere
una statua con il denaro raccolto
……………?
luogo raccolto per decreto dei decurioni.
(il Bisellium è una poltrona d'onore utilizzata negli anfiteatri di epoca romana, in questo caso ipotizziamo che questo Lucio dopo delle gesta importanti, abbia avuto questo dono dalle alte cariche dell'acropoli barese).
Fonte studi Michele Gravina
foto Michele Gravina ( epigrafe all’interno del succorpo della cattedrale di San Sabino) foto interno del succorpo.
fonte documentaria Bari di Vito Antonio Melchiorre
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