Forse i papi Borgia furono pontefici normali rispetto ad altri molto più depravati, ma la "tradizione" vuole annoverare Alessandro VI e la dinastia Valenciana fra i peggiori personaggi che hanno governato la chiesa di Roma. Ci furono Papi molto peggiori, vedi il figlio di Lorenzo il Magnifico malato di pederastia come il padre.
La storia dei papi è contrassegnata da vizi gravi come pederastia, orge di vario genere e contrazione della sifilide. Con la scoperta dell'America s'introdusse in Europa la sifilide. I clericali
che contrassero questamalattia furono praticamente tutti e molti ne morirono. Nessun ecclesiastico
ne rimase immune.
Papi, quali Giulio II e Leone X il quale favorito dalla potenza del suo casato fu ilSisto IV, il realizzatore della cappella Sistina,
favorito all'elezione al seggio di S. Pietro, divenuto cardinale a quattordici
anni, fu eletto Papa a
trentasei dopo aver preso la sifilide a venticinque.
anche lui sifilitico, ebbe due figli dalla sorella maggiore. Bisessuale, fu
un gran pederasta e
sodomita tanto che, secondo quanto scrive il cancelliere d'Infessura, molti
furono coloro che
ricevettero da lui la porpora cardinalizia come ricompensa dei favori
sessuali ricevuti. (Non
dimentichiamo che Michelangelo fu un omosessuale...)
Papa Sisto IV organizzò la prostituzione istituendo quei bordelli dei quali
la Chiesa continuò ad
esserne l'amministratrice fino ai nostri tempi, cioè fino a quando furono
chiusi dalla leggi Merlini.
Di bordelli istituiti dalla Chiesa se ne contarono a centinaia in tutto il
mondo cristiano. Considerati
fonte di sicuro reddito, i papi spesso li assegnavano come base di
sostentamento alle diocesi i cui
vescovi, a loro volta, li parteggiavano con le parrocchie assegnando a
ciascuna di esse una prostituta
la quale, divenuta proprietà della Chiesa, versava ogni quindici giorni il
ricavato delle marchette al
parroco (quindicina).
Tra tanti bordelli, il maggiore, sia nella perversità che nella grandiosità
dell'organizzazione, fu
certamente il Vaticano nel quale ogni sera entravano schiere di omosessuali
e di donne travestite da
uomini per animare le orge dei nobili romani e dei prelati che
erano legati da parentela
anche con gli stessi papi.
Nei secoli XV e XVI il 50% della popolazione di Roma era formata da religiosi
provenienti dai
conventi. Un numero illimitato di concubine erano alla base delle relazioni dei preti carichi di appetiti sessuali, in questo caso normali, dato che l'omosessualità nel clero era diffusa.
Se i Francescani e i Carmelitani ebbero fama come grandi amatori di donne, i
Gesuiti l'acquistarono
come pederasti. Secondo Voltaire, Grécourt, Mirabeau e altri scrittori e
storici dell'epoca, i Gesuiti
avevano posto come regola nei loro istituti di considerare come ricompensa
ai meriti scolastici il
portarsi a letto gli allievi.
Secondo lo storico Benedetto Varchi, il vescovo di
Faenza, Monsignor Cheri, morì mentre veniva
sodomizzato da Pierluigi Farnese, figlio di
Paolo III. La depravazione presso il clero era ormai
praticata con tanta naturalezza che Leone X la
legalizzò con il libro-codice "Camera Taxe", che con
i suoi 35 articoli permetteva di ottenere il perdono di
tutti i crimini, anche i più efferati, dietro pagamento
di una ammenda da versarsi all'erario pontificio.
4 commenti:
There is no evidence to suggest that Lorenzo il Magnifico was a pederast. Unusually for 15th century FLorence, Lorenzo seems to have been robustly heterosexual and preferred the company of grown-up women rather than young girls. The deep attachment of Angelo Poliziano to Lorenzo may or may not have been sexually charged on Angelo's side, but he probably never received more than friendship in return. Povere Angelo...
Sembra che Savonarola abbia rifiutato l'assuluzione sul letto di morte a Lorenzo per la gravità inconcepibile dei suoi "peccarti". Per l'appunto il peccato principale poteva essere la pederastia, diffisissima nella corte di Lorenzo, pensiamo che Poliziano si ammalo di sifilide contratta attraverso un rapporto con un paggetto di corte....questo si evince da una lettera del letterato
Erroneamente si crede che la sifilide sia entrata in Europa con la scoperta dell'america, in realtà esisteva anche prima solo che era meno virulenta e pericolosa, portata agli indigeni che non avevano difese divenne pericolosa e facilmente trasmissibile.
Ciò ha ingenerato molta confusione nel definire la vera natura della Sifilide venerea, che da alcuni venne considerata malattia a sé stante, già presente in Europa ancor prima di Colombo, da altri invece come malattia nuova importata in Europa dai marinai di Colombo contagiatisi nell’isola di Hispaniola dove quella malattia, endemica e particolarmente benigna in quella popolazione, venne chiamata bubas da Lopez de Villalobos e che gli indigeni del luogo, chiamavano guayanaras, hipas, taybas, isas. Il contagio dei marinai europei, assolutamente privi di difese immunitarie verso quella malattia, avrebbe scatenato in loro la massima espressività della malattia stessa con tutte le conseguenze che conosciamo.
Vedremo in seguito le argomentazioni dei sostenitori dell’una e dell’altra ipotesi.
Posta un commento