Il dogma dell'Immacolata Concezione fu proclamato da Pio IX l'8 dicembre del 1854. Poiché ormai nella cattolica Italia sono pochissimi a conoscere i dogmi cattolici (per cui la verità è che il cattolicesimo sussiste come forma di potere e non come reale credenza, la credenza essendosi sciolta in un generico cristianesimo), ricordo che il dogma dell'Immacolata Concezione è relativo, non - come pure molti credono -al parto
virginale di Maria (che è un altro dogma, ma antico), ma al fatto che Maria gode dell'assoluto privilegio di esser stata concepita dai suoi genitori libera dal peccato originale, condizione questa assolutamente necessaria per farsi poi grembo dell'Incarnazione del Cristo. Questo dogma, anche per la sua proclamazione ottocentesca (ma che rimandava a una tradizione tutt'altro che recente), e per il papa che lo proclamò (Pio IX), è stato particolarmente preso di mira tanto dagli anticlericali quanto dai teologi cristiani protestanti e cattolici "demitizzanti", ma la verità è che questo, come altri dogmi, nasconde verità profondissime, che stanno al di là sia della "ingenuità" di chi crede alla loro "lettera" sia alla "serietà" di chi li mette in discussione. Anche C. G. Jung, peraltro, pur dal suo punto di vista, capì l'importanza di questo dogma così come di quello dell'Ascensione di Maria. Che la capisca Odifreddi è un po' difficile.lunedì 8 dicembre 2014
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