lunedì 9 settembre 2019

Il "dio col mazzuolo"


Circa duecento immagini gallo-romane sono dedicate al cosiddetto «dio col mazzuolo». Ha l'aspetto di un uomo maturo, con barba e capigliatura riccioluta. L'atteggiamento è maestoso, con una leggera ponderatio. È solitamente vestito alla maniera gallica, con una tunica manicata, trattenuta in vita e sui fianchi, e un mantello. Spesso indossa bracae e calzature. A volte è invece abbigliato con una sinistra pelle di lupo, il cui cranio è posato sul suo capo a mo' di elmo. Gli attributi costanti sono un mazzuolo dal lungo manico, più simile a uno scettro, che impugna nella sinistra, e nella destra un vaso tipo olla, in alcuni casi sostituito da una patera. In certe aree geografiche, invece del vaso compare un tino. Raramente il dio impugna una falx. Su una stele proveniente da Séguret ha, eccezionalmente, una siringa.
Le statuette bronzee, circa un centinaio, sono diffuse soprattutto alla foce del Rhône e nelle valli del Rhône e della Saône, tra Lyon e Dijon (Francia), nella zona di Besançon (Francia) e del lago Léman (Svizzera). Stilisticamente, presentano una fattura assai accurata. Il dio può essere raffigurato abbigliato alla maniera gallica, o con una corta tunica, o nudo. Le immagini in pietra, una settantina circa, hanno una diffusione maggiore sul territorio rispetto alle statuine in bronzo: sono state ritrovate lungo il corso del Rhône, della Saône, nel territorio degli Hedui; nella zona della Moselle, del Rhin/Rhein, del Main e della Saar. In Gallia Narbonensis quasi tutte le immagini ritrovate sono pertinenti ad altari, mentre nella Gallia Lugdunensis e Belgica e in Germania Superior si tratta, a parte qualche eccezione, di steli a rilievo. Sono assai meno raffinate rispetti ai bronzi: i tratti somatici sono semplificati, i panneggi rudimentali, le proporzioni sovente sbagliate. Le statuette di terracotta, invece, sono state trovate all'interno delle aree sacre a Dhronecken e a Hochscheid (Rheinland-Pfalz, Germania). Una quarta statuetta di terracotta proviene da Vichy (Allier, Francia).
Nella valle del Rhône sono stati rinvenuti frammenti di tre medaglioni di applicazione recanti l'immagine del «dio col mazzuolo»; un quarto viene invece da Samobriva (Gallia Belgica)
Spesso, il «dio col mazzuolo» è accompagnato da un cane. Su un altare rinvenuto a Vacquerolles, vicino Nîmes, il dio è ritratto con un gallo. In due immagini è associato a un serpente: su un frammento di altare in calcare trovato nella chiesa di Saint-Thomas de Coloures, ancora presso Nîmes, dove l'animale è attorcigliato al manico del mazzuolo, e su una statuina di terracotta rinvenuta a Hochwald ( Svizzera). In tredici immagini, il «dio col mazzuolo» è raffigurato insieme a una divinità femminile. In alcune figurazioni compaiono i soli attributi: mazzuolo e olla.

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