« Molti, sbagliando, ritengono che il concetto di anima sia una creazione cristiana: è sbagliatissimo. Per certi aspetti il concetto di anima e di immortalità dell'anima è contrario alla dottrina cristiana, che parla invece di risurrezione dei corpi. Che poi i primi pensatori della Patristica abbiano utilizzato categorie filosofiche greche, e che quindi l'apparato concettuale del cristianesimo sia in parte ellenizzante, non deve far dimenticare che il concetto di psyche è una grandiosa creazione dei greci. L'Occidente viene da qui. »
(Giovanni Reale, Storia della filosofia antica, Vita e pensiero, Milano 1975)
Quando papa Leone X nel 1513 promulgò il dogma dell'immortalità dell'anima si comportò più da platonico che da cristiano: e in particolare volle condannare l'aristotelismo naturalista di Pietro Pomponazzi (che in quegli anni negava l'immortalità dell'anima) e erigere a dogma il platonismo di Marsilio Ficino (che aveva dedicato la sua "Teologia platonica sull'immortalità dell'anima" al padre del papa, Lorenzo il Magnifico).
Rivalità filosofica tra platonismo fiorentino e aristotelismo padovano.
Rivalità filosofica tra platonismo fiorentino e aristotelismo padovano.
[Leone X in un dipinto di Raffaello Sanzio]
Nessun commento:
Posta un commento