giovedì 26 dicembre 2013

L'oceanica sapienza di Osho, profeta inascoltato dei nostri giorni infelici



“Il sesso, non mi stancherò mai di ripeterlo, deve essere un mezzo di crescita spirituale. Ma lʼumanità sembra sprofondare
sempre più in basso, sembra incapace di uscire dallʼabisso in cui è caduta. (...) Io affermo che questa crisi è essenzialmente dovuta alla volgarità del nostro approccio, sia teorico che pratico, con il sesso. Il sesso ha perduto da gran tempo la sua sacralità originaria. È degenerato in unʼossessione meccanica. Il senso di riverenza che lʼuomo nutriva nei suoi confronti ormai è perduto. E questa attitudine denuncia una sottile violenza. Il sesso non è
più unʼesperienza dʼamore, né un ponte verso il sacro, né una forma di meditazione. Questa è la causa per cui lʼumanità sta precipitando in un abisso sempre più profondo. (...)
Una via per uscirne, voglio ripeterlo ancora una volta, consiste nel trasformare il sesso, lʼatto procreativo, in una porta sul samadhi. Un atto sessuale illuminato può aprire quella porta. È giunto il momento di osare aprirla".
(Osho)

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