lunedì 17 marzo 2025

I mitrei con la rappresentazione dell'uccisione del toro in Italia

 


Quello di Marino è uno dei tre mitrei finora ritrovati in Italia che riportino affrescate le scene della tauroctonia (il dio Mithra che uccide il toro sacro); gli altri due sono il Mitreo Barberini a Roma e il Mitreo di Santa Maria Capua Vetere. Il Mitreo di Marino è stato rinvenuto casualmente nel 1963, durante i lavori di ampliamento di una cantina, in Via Borgo Stazione.
L’antico culto misterico, dedicato al dio persiano Mitra, venne diffuso da mercanti e militari, a Roma ed in tutto l’Occidente, all’incirca verso il I secolo a.C.
Il Mitreo di Marino è stato edificato su quello che fu probabilmente una preesistente cisterna, completamente impermeabilizzata da un rivestimento di cocciopesto, scavata nel tufo a cui si accede attraverso una galleria lunga 29 metri e larga 3 metri.
Sulla parete in fondo si trova la raffigurazione della tauroctomia: il dio Mitra, con indosso abiti orientali (mantello stellato, cappello frigio e calzoni), è rappresentato nell'atto di tagliare la gola al toro bianco; in basso un cane ed un serpente bevono il sangue che esce. Lateralmente sono immortalate le fasi più significative del mito. Le raffigurazioni di sinistra sono: la lotta tra Giove ed i Giganti; Saturno sdraiato; la nascita di Mitra da una roccia; Mitra che cavalca il toro bianco. A destra: Mithra trascina il toro per le zampe posteriori nella grotta; Mitra inizia il Sole ai misteri; le due divinità stringono la mano destra diventando alleati; Mithra fa uscire l'acqua da una roccia.
Questa rara pittura mitraica risale alla seconda metà del II sec. d.C. ed è in ottimo stato di conservazione. Davanti al dipinto c'è un cippo con un'iscrizione per gli schiavi delle cave di peperino, antichi frequentatori del santuario.

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