IL CAMMINO PER LIBERARE L'ANIMA
Un particolare del «Fregio» della Villa medicea di Poggio a Caiano, che descrive le sorti dell'anima e la sua "liberazione". Opera di Bertoldo di Giovanni e collaboratori. |
Un meccanismo di" liberazione" che con la gioia dell'amore supera la conoscenza, messaggio
trasposto attraverso l'opera sapienziale di Plotino: le Enneadi .
Plotino condivide del
tutto la ‘tecnica mistico-estatica’ che Platone aveva indicato nel Fedone: “Quando l’anima, restando in
sé sola e per sé sola, svolge la sua ricerca, allora si eleva a ciò che è puro,
eterno, immutabile, e, avendo natura affine a quello, rimane sempre con quello,
ogni volta che le riesca essere in sé e per sé sola” (Trad. di G. Reale; 74
d).
Bisogna che l’anima
si ‘alleni’, si ‘abitui’ a ‘rimanere in se sola’; è necessario un ‘esercizio’,
cioè un’ascesi interiore che consiste nel rimanere nella pura coscienza
dell’io-sono.
L’Amore è
una tensione del finito verso l’Infinito.
“La vita vera è solo lassù, poiché la vita dell’oggi,
che è vita senza Dio, è solo un’orma di vita … la vita di lassù genera
bellezza, genera giustizia, genera virtù”(Enneadi, VI, 9, 9).
PLOTINO (Licopoli, 203-205 Sujo Terme, 270)
Plotino condivide con il suo Maestro Platone l’idea che
sostanzialmente esistono tre ‘vie’ per ricondurre l’anima all’Uno e che esse
corrispondono ai tre ‘ideali’ di vita di ogni essere umano quelli del Bello,
del Bene, del Vero.
Un’andata e un ritorno: A tale livello l’uomo
è capace di fuggire dalla gabbia del mondo attraverso una condizione
particolare dell’anima, l’estasi, e di farsi ‘simile a Dio’, ma essere pronto sempre di ritornare al "mondo".
Un meccanismo filosofico di pensiero e di azione.
Svuotandosi dalle
‘cose terrene’ l’anima s’eleva e permette al Principio Primo di ‘manifestarsi’
in lei, di ‘palesare’ la sua ‘presenza’.
Tre sono le ipostasi (IPOSTASI υπόστασις, da
υπό = sotto e ίστημι = stare, dunque ha il senso di ‘fondamento’, ‘base’,
‘sostanza’, ‘essenza’) l’Uno, lo Spirito e l’Anima, da lui paragonate alla luce, al sole, alla luna (Enn.,
V, VI, 4).
La Materia non è per
Plotino una ipostasi ma l’estrema propaggine dell’Anima (per cui, propriamente,
non è l’anima ad essere ‘dentro’ il corpo ma è questo ad essere dentro l’anima,
la quale lo ’avvolge’ come una invisibile ‘aura’).
L’uomo attraverso l’evoluzione
dell’anima arriva ad identificarsi o annullarsi con Dio, questa è la via mistica
pagana che si attua attraverso l’exstasi. Il fondamanto è il neoplatonismo approdato alla
filosofia romana attraverso l’elaborazione di Plotino
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