sabato 3 maggio 2014

Arte, scienza e spiritualità devono assieme aiutare l'uomo a migliorare

Rudolf Steiner, l'innovazione senza confini

In anteprima per l'Italia, il Mart di Rovereto mette in mostra la straordinaria ricerca filosofica, scientifica e artistica del pedagogo, artista capace di creare una nuova "estetica del quotidiano" applicata all'architettura, al design e agli spettacoli teatrali. Dalle lettere con Mondrian e Kafka alla traduzione dei testi di Nietzsche e Goethe, dalle foto alle locandine delle conferenze, dai dipinti e disegni ai mobili e agli oggetti di design.

di VALENTINA TOSONI "Immagina di poter prendere l'uomo e di rovesciarlo come un guanto. Non rimarrebbe così come lo vediamo ora; si espanderebbe fino a diventare l'Universo", sintetizzava Rufolf Steiner. Può capitare che una mostra riesca ad essere oltre che interessante e istruttiva anche rivelatrice, riuscendo ad offrirti la possibilità di avvicinarti e capire la complessità di una personalità multiforme, a cui tu avevi invece dato una collocazione precisa ma limitata. È' il caso dell'esposizione aperta al Mart di Rovereto, che presenta, in anteprima per l'Italia, una grande retrospettiva realizzata dal Vitra Design Museum di Weil am Rhein, dedicata al profondo innovatore Rudolf Steiner. Curata da Mateo Kries, spiega il genio creativo di Steiner, che oltre ad essere filosofo e pensatore, ebbe anche una intensa attività e produzione artistica.

LE IMMAGINI - L'INTERVISTA

Rudolf Steiner (1861-1925), noto ai più come fondatore di una nuova pedagogia, è in realtà, come ben si capisce in questa mostra, uno dei più influenti riformatori del XX secolo. Seppe sviluppare una visione del mondo alternativa a quelle del suo periodo storico, che comprendeva ed esplorava molti ambiti della nostra vita, oggi 
particolarmente in voga: dalla medicina alla crescente consapevolezza ambientale, dalla biocosmesi fino ai prodotti dell'agricoltura biodinamica.

Il pensiero di Steiner ha influenzato trasversalmente tutte le discipline della contemporaneità, ispirando il lavoro di artisti come Piet Mondrian, Wassily Kandinsky e Joseph Beuys. Gli artisti ieri come oggi furono tra i più attratti dall'antroposofia, percorso spirituale e filosofico che Steiner teorizzò, credendo nella possibilità di unire la chiarezza del pensiero scientifico moderno con la consapevolezza di un mondo spirituale che è presente in tutte le esperienze religiose e mistiche.  Steiner ha sempre ricercato una profonda armonia tra uomo e natura, declinandola anche nel campo dell'architettura organica, così come nel design. Sono presenti in mostra sedie, mobili e altri oggetti di design da lui realizzati in materiali naturali, che si basano su elementi antropomorfi, generati dal suo desiderio di creare, basandosi su forme presenti in natura, ricercando un'armonia con il creato.
Contesto, è la prima sezione del percorso espositivo, che si apre con una panoramica introduttiva sulla visione del mondo di Steiner, mettendo in luce l'influenza che i movimenti sociali e culturali degli inizi del XX secolo hanno avuto sulla formazione del suo pensiero. Qui si possono ammirare i suoi interessanti disegni su lavagna, che conservano le scritte e gli schizzi fatti durante le sue lezioni.

Segue Metamorfosi, dove sono messe in evidenza le modalità con cui Steiner ha dato vita a una nuova estetica del quotidiano, applicandola all'architettura, al design, agli spettacoli teatrali e a molti altri ambiti culturali. Tra i progetti esemplare è il Goetheanum, realizzato in legno e inaugurato nel 1920, bruciato nel 1922 e ricostruito tra il 1924 e il 1928.

Pratica, è il nome dato alla parte finale della mostra, che illustra come Steiner ha sviluppato il suo pensiero apportando numerosi mutamenti nella vita quotidiana e testimonia come queste influenzino ancora la società contemporanea. Il percorso si finisce offrendo al visitatore la possibilità di entrare nelle Farbkammer, camere per la cromoterapia, colorate e ideate da Steiner già nel 1913, qui ricostruite in dimensioni reali.
Molte le sorprese grandi e piccole in questa esposizione, tra le curiosità la sua interpretazione grafica del caduceo, il simbolo usato in Italia come emblema dell'Ordine dei Farmacisti che mostra due serpi attorcigliate ad un bastone, Stainer lo ridisegnò come logo dei prodotti Weleda, piccolo esempio che sottolinea la sua necessità di guardare tutto con occhi nuovi.
(17 febbraio 2013)© RIPRODUZIONE RISERVAT

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